Sabato 11 aprile si è svolto presso il Cine-Teatro comunale “Pino” di Moliterno, in Basilicata, il convegno “Legalità e Formazione dei giovani” dedicato a Giuseppe Parisi, educatore e fondatore dell’Accademia “Nunziatella” di Napoli, la più antica scuola militare d’Europa. All’incontro erano presenti le più alte cariche militari della Basilicata e non solo.
Dopo i saluti alle autorità civili e militari presenti, si sono susseguiti gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, Carmine Cigala, del sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, del Comandante di Legione Carabinieri “Puglia”. A seguire Giampaolo d’Andrea, Professore di Storia del Risorgimento, Storia Contemporanea e Storia economica presso l’Università degli Studi della Basilicata, di Donato Donnoli, Governatore del Rotary di Puglia e Basilicata, il Generale Rosario Castello, Comandante di Legione dei Carabinieri di Basilicata, il Colonnello Amedeo Gerardo Cristofaro, Comandante della Scuola Militare “Nunziatella”, il Generale Alfonso Manzo, Comandante di Legione Carabinieri Puglia. Moderatrice del convegno la Giornalista Anna Bruno. Il parroco Don Enio De Mare ha benedetto la stela in onore del Ten. Generale Parisi.
L’Istituto Superiore “Petruccelli-Parisi” in prima linea verso la cultura della legalità
Ospiti immancabili i ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Petruccelli-Parisi” guidati dai docenti dell’Istituto e dal Dirigente Scolastico, Carmine Filardi. L’Istituto, il cui nome è dedicato proprio alla memoria di un uomo che con il suo impegno civile prima ancora che militare ha creato un ponte di relazione molto importante con la gioventù durante il Regno Borbonico, attua progetti che coinvolgono gli studenti verso una maggiore consapevolezza di sé e della propria identità in formazione. A fine convegno è stata anche inaugurata alla presenza del sindaco e delle alte cariche istituzionali la targa che Moliterno ha voluto dedicare ad un uomo che ad un certo punto della sua carriera militare, ha voluto portare la sua esperienza di vita al servizio della comunità. Severità, disciplina e senso del dovere lo hanno sempre contraddistinto e lo hanno reso un uomo autorevole, ma non autoritario. Il momento inaugurale della targa è stato impreziosito dai costumi dedicati all’epoca in cui Giuseppe Parisi è vissuto, realizzati dagli studenti dell’Istituto “Petruccelli-Parisi”-indirizzo moda.
Un incontro, fortemente voluto dalla dirigenza e dai coordinatori del corpo docente proprio per avvicinare le nuove generazioni non solo al ricordo di un uomo delle autorità che tanto ha dato tanto alla comunità moliternese, ma sopratutto per far comprendere agli studenti il significato profondo dei suoi insegnamenti, che sono oggi più che mai attuali.
La crisi di identità può assumere diverse forme e i ragazzi per diverse ragioni legate sopratutto al normale percorso di crescita possono però andare incontro a ben più profonde crisi di identità, e trovare appiglio nelle innumerevoli forme di dipendenza (alcool, droghe, gioco d’azzardo). Di qui, il ruolo della scuola, della famiglia e della comunità che ha il compito di guidarli e motivarli verso la cultura della legalità.
Giuseppe Parisi, un precursone della cultura della legalità. Un antesignano dei tempi.
Nato a Moliterno, il Generale Parisi, all’età di 19 anni ha abbracciato la formazione militare, guidato da Antonio Genovese, una mente straordinaria ed illuminata che lo ha avvicinato al rigore del metodo scientifico.
Nel 1764 entrò a far parte della 1º Reggimento di Brigata della fanteria “Calabria” e successivamente al corso accademico di artiglieria e genio, conseguendo nel 1771 la nomina di Ingegnere del Genio Militare ed il grado di tenente.
Ligio al dovere ed ossequioso delle norme e dei regolamenti interni al mondo dei cadetti, il Generale Giuseppe Parisi non fu soltanto un uomo di grande caratura militare, un prodigioso pioniere del progresso e delle scienze applicate all’ars militaris.
Fu anche il precursore di una possibile convergenza tra la scienza, tecnica e formazione umanistica, e quindi ampio sostenitore della tesi, peraltro sfociata in numerosi Trattati e Saggi storici, che i giovani allievi dovessero essere preparati non solo fisicamente ma intellettualmente alla disciplina militare. Una “forma mentis” che va molto oltre il principio della osservanza, dell’austerità e della inflessibilità imposta, ma diventa etica e responsabilità civile.
Nel 1788, il Generale Parisi ebbe l’intuizione di trasformare l’antica accademia militare in una Scuola di formazione per giovani cadetti. Il Generale Parisi fu chiamato ad un compito molto arduo: formare le menti dei giovani alla difesa della Patria, nel Regno di Napoli poi chiamato Regno delle Due Sicilie, nel periodo antecedente e successivo ai fermenti rivoluzionari del 1799.
Parisi promuove l’integrazione tra sapere tecnologico e scienze umane
Dopo il periodo viennese, volle tornare nella sua terra per dare consistenza all’impegno militare Formatosi sotto l’insegnamento di Genovese Giuseppe Parisi fu uno dei primi a parlare di Unità di Italia Federale. Una unità che non era soltanto di tipo geopolitico o militare, ma era piuttosto una unità di intenti tra sapere scientifico, tecnologico economico, scienze umane e sociali. Da questo punto di vista, l’illustre tenente, orgoglio di Moliterno, di tutta la Basilicata e dell’Arma partneopea, nazionale ed europea fu un antesignano di una integrazione fra discipline, che oggi è il fondamento della cultura scolastica ed accademica. Ecco perché Parisi, come tutta Moliterno che gli ha dato i natali, va ricordato sopratutto ai giovani nel segno di una continuità “didattico-formativa” imperitura nel tempo.
Gli insegnamenti del Generale sono attuali per le giovani generazioni
Che cosa insegna ai giovani del nostro temp
o? A vivere pienamente la vita, a rispettare la propria e altrui libertà, dissociandosi dall’anarchico libero arbitrio e ad assumersi le piena responsabilità delle proprie decisione, scardinando ogni forma di individualismo che genera indifferenza e che può condurre verso strade insidiose.
“Oggi Moliterno – ha ricordato il Generale Rosario Castello – è la capitale della cultura e della legalità. Parisi è stato un figlio dei Lumi, di quel Settecento illuminista che si è formato sugli insegnamenti della scuola di Genovese ma anche dell’illustre Mario Pagano, anche lui nativo lucano, di Brienza. Parisi ha rinnovato l’istruzione militare, innestando un sapere umanistico che ancora oggi guarda alla storia del diritto, alla filosofia e alle lingue”. Un sapere, si può aggiungere, che si estende anche alla Metafisica e alla Teologia e che si fonda sui cardini imprescindibili di una buona formazione, ovvero il rispetto dei diritti e della dignità umana, l’attenzione al prossimo, dell’appartenenza al vivere comune, principi di legalità sanciti dalla Costituzione il cui studio, come precisato dagli illustri relatori, andrebbe incentivato proprio nelle scuole, poiché è li che vengono tracciati i prodromi della formazione adulta.