Il segreto di una buona ricetta? È sempre un pizzico di Sales!

 

È sempre una questione di equilibrio, si sa. I sapori vanno bilanciati, resi omogenei. Se, pero, a fine ricetta ci si dimenticasse di quell’essenziale pizzico di Sale(s)? Piatto rovinato.

Questa antica saggezza popolare l’ha fatta propria il Potenza che, nella scorsa estate, si è assicurato, con la presenza in squadra di Simone Sales, un prezioso bottino.

Focoso e ‘tarantolato’, Simone è come ‘pizzicato’ costantemente da quell’esuberanza genuina e contagiosa che lo rendono un atleta esemplare in campo e, nella vita quotidiana, un vero e proprio leader, ma di quelli positivi.

«Onestamente – sorride Sales – neanche qui a Potenza scherzate per quanto riguarda l’essere focosi e ‘caldi’. Diciamo che, con mio piacevolissimo stupore, qui ho trovato la passione ‘tarantolata’ tipica del mio Salento. Essere sostenuti dall’onda del tifo rossoblu al VIviani, ti carica tanto. È come se stessi giocando per le strade di Sanarica, come se stessi, appunto, a casa».

L’attitudine mentale nello stare sempre ‘in the game’, sul pezzo, rende Sales un giocatore poliedrico, capace di occupare ogni ruolo della difesa:

«Mi adatto sempre alle esigenze di un mister, che non si stanca mai di agire per il bene del collettivo. Il valore di un giocatore per me va ben oltre le sue doti tecniche: se non ti sostiene una forza interiore, figlia del tuo mondo di valori, finisci con il diventare solo un buon giocatore. Io preferisco – per me e per i miei compagni – essere di più, essere soprattutto UOMO».

Ogni allenamento che si rispetti termina con la musica dei Sud Sound System a tutto volume: per Simone l’allegra musica salentina è un ‘must’ all’interno dello spogliatoio, ha una funzione evocativa che aiuta a ricordare “Le radici ca tieni”:

«Non può mancare, è vero – sorride il numero 15 rossoblu -, della buona musica nello spogliatoio a fine allenamento: ti riconcilia con te stesso e ti ricorda sempre che il tuo ‘lavoro’ è davvero il più bello al mondo, ed è, soprattutto, divertimento. Allegria e cameratismo sono il vero segreto per forgiare un gruppo di atleti che sia fatto da ‘compagni d’arme’ prima ancora che da ‘colleghi’». 

Sono gli ingredienti, con buona pace di chi pensa il contrario, essenziali del calcio:

«Mi piace pensare che il calcio non cambi mai la sua natura – spiega Sales -, fatta di pura gioia e goliardia, unita a serietà e impegno. I suoi valori sono intramontabili. In questo, ammetto, sono un po’ all’antica: vengo dalla scuola “niente orecchini, tatuaggi e capelli lunghi”. Figuriamoci se parliamo del mondo social e di tutta la mediaticità che vive nel e del nostro mondo! È strano, sì, ma preferisco ‘condividere’ la mia esuberanza e gioia nella vita reale, guardandoti bene negli occhi».

Dallo scorso gennaio Sales si è ulteriormente distinto con prestazioni sempre sopra la media, all’interno di quella coriacea difesa a tre disegnata in campo da Raffaele. 

«È la bravura dei miei compagni che esalta le mie prestazioni: avere Giosa ed Emerson al proprio fianco – spiega Simone sorridendo – ti dà una certa tranquillità. Il segreto di un reparto che funziona, come di un’intera squadra, è lo stesso che risiede in un rapporto d’amicizia: la trasparenza, la verità. Dire sempre e a tutti i costi ciò che si pensa al proprio compagno – anche se si tratti di qualcosa di negativo – paga alla distanza. Non avrai ombre, sarai sempre specchiato e, proprio per questo, alla lunga verrai apprezzato, ripeto, come uomo, come un compagno sul quale puoi fare affidamento in qualsiasi circostanza; così, il tuo ‘collega’ diventerà amico, il tuo compagno, la tua difesa».

È sempre una questione di equilibrio, si sa. A Potenza l’hanno ormai capito un po’ tutti: ogni buona ricetta ha bisogno di quel pizzico essenziale di Sale(s).