Occhi persi. Braccia immobili. Labbra socchiuse. Orecchie attentamente in ascolto.
Breve ma rappresentativa, potrebbe essere questa l’immagine più adatta a descrivere l’aspetto di quanti erano presenti al Concerto di apertura della XI Rassegna dell’Arpa Viggianese, tenutosi venerdì 3 agosto presso la Bibliomediateca “Alberti-Marone”, nel piccolo comune di Viggiano.
Per l’occasione, infatti, “la Città dell’Arpa e della Musica” ha invitato e accolto con calore la talentuosa arpista spagnola Noelia Cotuña, la quale si è esibita in un suggestivo harp solo.
La giovanissima Noelia, a soli 18 anni, può già ritenersi un’artista che vive della propria musica. Vincitrice del 88° Concurso Permanente Juventudes Musicales España, del Premio EMCY e di altri 25 importanti riconoscimenti europei e internazionali, Noelia si è trasferita a Londra, grazie all’ammissione al Trinity Laban Conservatoire of Music di Londra, e compie viaggi in tutto il mondo grazie al suo incredibile talento, quello di sfiorare con le dita uno strumento di origini ancestrali, in parte riconducibili alla tradizione musicale di Viggiano, e di trasformare un semplice movimento delle dita nella più incantevole e sublime delle melodie.
Nata a Castellón de la Plana nell’aprile del 2000, Noelia ha iniziato a suonare l’arpa all’età di sei anni. Solo dieci anni dopo si è diplomata con il Premio Professionale in Arpa e Musica da Camera presso il Conservatorio Professionale di Musica di Valencia. È arpista dell’Orchestra Giovanile di Valencia (JOGV) dal 2014 ed è stata anche riserva della European Union Youth Orchestra e del Gustav Mahler Jugendorchester. Dal 2016 è stata parte del “Proyecto Talentos” dell’Orchestra Sinfonica di Madrid, e nel febbraio 2018 ha interpretato il Concerto per flauto e arpa di Mozart nell’Auditorio Nazionale di Madrid.
L’intenso percorso di studi, competizioni e riconoscimenti compiuto da Noelia sembrerebbe quasi equiparabile alla lunga carriera di altri celebri artisti, eppure Noelia ha raggiunto la fama nel mondo della musica in soli due anni, e in più nel fiore della giovinezza.
Attualmente svolge un’intensa attività come solista, in formazioni cameristiche e orchestrali, esibendosi frequentemente presso camere e scenari prestigiosi ed esclusivi. Non rinuncia tuttavia al miglioramento e all’approfondimento, infatti studia regolarmente arpa barocca, segue master class e lezioni supplementari.
Così Noelia ha portato la sua densa esperienza musicale a Viggiano, che, dal canto suo, non ha lasciato insoddisfatta la giovane musicista. Viggiano, infatti, conta una ricca e antichissima tradizione legata alla musica. Paesaggi sonori ed ecosistemi musicali si fondono nelle vicende di musicanti girovaghi viggianesi che hanno diffuso la loro arte in tutto il mondo, proprio come fa Noelia attualmente.
La tradizione musicale di Viggiano risale al periodo settecentesco, quando nel piccolo paese valdagrino echeggiava un ricco e variegato repertorio musicale, input decisivo per incoraggiare ogni uomo che sentisse la vocazione musicale a intraprendere un impervio percorso di studi, sacrifici ed eventualmente migrazione.
Allora la musica, unita all’eccellenza, poteva significare lavoro e perfino prestigio, poteva essere un’opportunità di vita. Per questa ragione Viggiano disponeva di numerosi musicanti di strada. Tra questi, solo alcuni riuscirono a distinguersi e ad emergere. Parliamo di virtuosi della musica, come Leonardo De Lorenzo, flautista, De Stefano, arpista, e Miglionico, violinista che ebbe l’onore di esibirsi alla corte di Don Pedro in Brasile, ma non solo, parliamo anche di artigiani in grado di costruire strumenti eccelsi dalle tonalità inconfondibili, come il celebre liutaio, Victor Salvi.
Ebbene, devono essere state proprio queste profonde e radicatissime origini ad aver indotto Noelia Cotuña ad accettare l’invito nella Città dell’Arpa e della Musica, che proprio in questi giorni celebra il suo più tipico strumento musicale con la XI edizione della Rassegna dell’Arpa Viggianese.