Realizzare uno spettacolo richiede impegno, dedizione, tempo. Se poi si aggiunge il pizzico speciale della solidarietà, lo spettacolo prende forma, vita e diventa brillante. La buona dose di comicità è sempre garantita quando, alla regia, c’è Rocco Laurita. Conosciamo meglio l’associazione “Il Pozzo della Farfalla” grazie ad uno dei membri, Tonino Nella, e i progetti che sta portando avanti anche grazie al sodalizio con il regista Rocco Laurita e con la compagnia teatrale “Duemilacr3dici” in scena al cineteatro Don Bosco il prossimo 2 dicembre 2017 con lo spettacolo “Metticeme d’accordo e ce vattime”.
Tonino, ci puoi parlare dell’associazione de “Il Pozzo della Farfalla”?
Il Pozzo della Farfalla è un’associazione attiva dal 2009. Il pozzo e la farfalla sono simboli strettamente correlati. Le attività dell’associazione sono legate a quel gruppo di amici riunitosi dopo la morte di Umberto Amodeo ammalato di sclerosi laterale amiotrofica. Il dolore ed il rimpianto della famiglia si è presto trasformato in forza e determinazione benefica. Regola numero uno: vietato piangersi addosso. Meglio aprirsi al sorriso ed usarlo per raccogliere qualche soldino da spendere in opere di bene. Ecco il senso del messaggio di Umberto, il modo per farlo ridiventare farfalla dalla crisalide a cui l’aveva condotto la malattia.
L’idea del Pozzo deriva da un altro incontro, quello con don Dominique: un giovane venuto dal Togo a studiare in Italia ed entrato in contatto con l’associazione. In quel paese africano la difficoltà di accesso all’acqua è causa di morte, soprattutto tra i più deboli. Ecco come realizzare il sogno di Umberto: da crisalide a farfalla, con un pozzo e poi un altro e poi un altro e poi un altro ancora.
Abbiamo conosciuto, dunque, la realtà del Togo e la problematica dell’acqua. In sette anni di attività sono stati realizzati tre pozzi per approvvigionamento idrico, in diverse località, con una spesa complessiva di circa 50.000 euro raccolti con spettacoli, eventi, attività che hanno la caratteristica di avere il contatto diretto con le persone. Il primo porta il nome di Umberto, l’ultimo di Maria Rosaria Santoro: altro dolore che è diventato sorgente di vita. Qualche migliaio di euro ancora è stato impiegato per avviare e sostenere piccole attività artigianali; altre risorse si spendono per il sostegno a distanza di famiglie in condizioni di notevole sofferenza.
Quattro anni fa, infine, il dolore immenso per la scomparsa di Domenico Lorusso, quel giovane ingegnere potentino che è stato assassinato a Monaco di Baviera, per aver voluto difendere il valore di ogni persona umana, contenuto nella dignità della sua donna. Domenico era per noi dell’associazione amico, fratello e figlio. Un altro pozzo? Anche, ma collegato ad un centro di formazione per i giovani, perché dopo la sete di acqua, in Togo c’è tanta sete di conoscenza. Se l’acqua è vita, la formazione è vitale.
È da più di due anni ormai che siamo impegnati nella realizzazione di questo sogno. Abbiamo acquistato il terreno, realizzato il progetto, con la preziosa collaborazione dell’ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza, appaltato i lavori e quasi completato tutto il piano terra. Contiamo di renderlo utilizzabile in breve tempo e di passare alla esecuzione del secondo ed ultimo piano. Abbiamo già investito oltre 100.000 euro e altrettanti ce ne vorranno per completarlo.
A cominciare dallo spettacolo che faremo con Rocco Laurita e con la compagnia teatrale “Duemilacredici” il 2 dicembre, i soldi raccolti serviranno per inviare con un container i sanitari, i computer e altri oggetti utili raccolti grazie alla solidarietà di aziende, amici e persone vicine all’associazione. La caratteristica degli spettacoli messi in piedi è una sola: devono essere divertenti!
Rocco, parliamo dello spettacolo.
Abbiamo l’onore di collaborare con l’associazione “Il Pozzo della Farfalla” per la seconda volta presentando una nuova commedia. Il titolo è “Metticeme d’accordo e ce vattime”, commedia in due atti in vernacolo napoletano non stretto. Mi sono avvalso di due persone che conoscono bene il napoletano per far studiare la parte. È una commedia moderna ambientata negli anni ‘80-90’. La coppia protagonista è perennemente in lite. Infatti, litigano per qualunque cosa. Hanno una figlia che aspira ad un matrimonio felice con il fidanzato ma, alla fine, il sogno sfuma e partono una serie di equivoci a catena che si spera siano divertenti. Essendo commedia, il lieto fine è d’obbligo. Speriamo di lanciare un piccolo messaggio di ottimismo con questa commedia.
Le persone che recitano con me non sono professioniste ma recitano per passione. In comune c’è tanta voglia di fare dedicando alla recitazione ore, giorni, mesi. La nostra intenzione è quella di regalare alle persone una serata piacevole e a noi stessi un applauso per l’impegno e la passione. Vorrei ringraziare tutti gli attori presenti nella commedia: Elisabetta Tarullo, Nicola Podano, Gino D’Angelo, Rocco Messina, Maria Pirozzi, Vito Casale, Nicola Volonnino, Donatella Violante, Anna Maria La Marca, Ernesto Balì, Rossella Amorosi, Rocco Ligrani, Antonietta Evangelista. Poi, i collaboratori tecnici: Gianfranca Molinari e Benedetta Galasso. Da ringraziare, la suggeritrice Maria Rosaria Napoli. E, infine, un particolare ringraziamento a Vita Buongermino e Giuseppe Ligrani. Tengo, inoltre, a ringraziare due posti: la Chiesa Santa Maria del Sepolcro per le prove eseguite con la compagnia nel teatro che hanno sistemato recentemente e viale Dante dove sono nato.
Quando sarà in scena lo spettacolo e qual è il costo del biglietto?
Lo spettacolo sarà in scena il 2 dicembre 2017 al cineteatro Don Bosco a Potenza. Il costo del biglietto è di 10 €. I biglietti possono essere acquistati contattando il sito dell’associazione (www.ilpozzodellafarfalla.com) e la pagina facebook. Ci sarà una piccola estrazione a fine spettacolo grazie anche agli sponsor che sostengono l’associazione. In particolare, Manuela Telesca gioielli. È possibile partecipare con il proprio biglietto numerato acquistato per lo spettacolo.