“Non bisogna temere l’innovazione e i cambiamenti determinati da quella che oggi viene chiamata quarta rivoluzione industriale. L’Italia è in ritardo con gli investimenti in digitalizzazione, ma il 2016 è stato un anno determinante nell’inversione di rotta. Il Piano Industria 4.0, con cui il Governo ha raccolto le numerose sollecitazioni e indicazioni giunte a Confindustria, è un piano portentoso a supporto della competitività delle imprese e degli investimenti”. Queste le parole del presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, che ieri pomeriggio è intervenuto all’interno del convegno “Startup innovative, una risorsa per il Paese” organizzato dal gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Potenza e l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Potenza. Il presidente Catania ha sottolineato il ruolo di Confindustria che da tempo ha individuato il digitale al centro delle politiche della crescita e ha dato vita a un ecosistema territoriale dell’innovazione, attraverso la costituzione di Digital Innovation Hub, ormai in fase di avvio anche in Basilicata.
“Siamo operativamente in campo per offrire il sostegno necessario alle nostre aziende per raccogliere la sfida del cambiamento”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso. “Così come – ha aggiunto – crediamo fortemente nelle potenzialità che le startup ad alto tasso di innovazione possono esprimere a beneficio non solo dell’iniziativa privata ma di tutto il territorio”.
“Alla Regione Basilicata – ha dichiarato il presidente dei Giovani Imprenditori lucani, Francesco D’Alema – va sicuramente riconosciuto il merito di aver messo in campo strumenti utili per sostenere la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, come il pacchetto di agevolazioni “Crea opportunità”, anche se permangono ancora delle criticità legate soprattutto all’alto tasso di mortalità di giovani imprese che non riescono ad andare oltre la fase iniziale. Sarebbe necessario, per esempio – ha continuato D’Alema – riproporre lo strumento dell’incubatore, per fare in modo che le buone idee imprenditoriali possano sviluppare radici più forti per a loro crescita”.
Nel corso del convegno è stato presentato il libro di Stefano Libutti, dello studio legale Cancrini e Partners, dal titolo “Impresa e innovazione: disciplina giuridica e fiscale delle start up”. Il volume fa una quadro completo ed esaustivo di tutto quanto è necessario sapere per chi si avvicina al mondo delle startup e analizza anche le misure che l’Italia ha messo in campo in rapporto a quanto avviene nel resto d’Europa.
Utili elementi intorno ai quali si è sviluppato il dibattito, con gli interventi del direttore generale del dipartimento Politiche per lo sviluppo della Regione Basilicata, Giandomenico Marchese, del presidente della Camera di Commercio di Potenza, Michele Somma e del consigliere dell’Ordine dei commercialisti di Potenza, Giuseppemario Pisani. Per l’Ordine degli avvocati di Potenza, ha portato i saluti Candida Stigliani.
Alla fine dei lavori, hanno portato la propria testimonianza alcune start up lucane (Applica, PickMeApp, Geosmart Italia) e il festival dell’innovazione Heroes.