L’Ordine degli Ingegneri di Potenza, in collaborazione con la Fondazione degli Ingegneri di Potenza e Logical Soft, organizzano martedì 14 marzo 2017 alle ore 9, presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, un seminario tecnico gratuito per condividere con i professionisti dell’edilizia gli ultimi sviluppi sul tema della classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Il convegno, intitolato “Dalla vulnerabilità alla classificazione sismica degli edifici”, approfondisce il Decreto del 28 febbraio 2017 presentato dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che definisce contenuti e metodi di applicazione della nuova classificazione del rischio sismico.
Interverranno l’Ing. Egidio Comodo, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Potenza, l’Ing. Pasquale Stella Brienza, Presidente della Fondazione degli Ingegneri di Potenza, il Prof. Ing. Angelo Masi dell’Università della Basilicata e del Consorzio Interuniversitario ReLUIS, l’Ing. Simone Tirinato, responsabile ricerca e sviluppo di Logical Soft, e il dott. Arch. Fabio Prago, responsabile formazione di Logical Soft. Modera l’Ing. Telmo Petrelli, Competence Logical Soft per la Basilicata.
I recenti eventi sismici sul territorio nazionale hanno messo in evidenza la necessità di uno strumento di valutazione del rischio sismico applicabile a ciascun edificio con lo scopo di fare reale prevenzione e salvaguardare la vita delle persone. Il Decreto Ministeriale del 17 ottobre 2013 ha gettato le basi in questa direzione istituendo un gruppo di lavoro con lo scopo di definire un metodo di analisi utile alla classificazione del rischio sismico degli edifici.
L’obiettivo di questo incontro è di fornire un quadro di sintesi dell’evoluzione normativa in atto, partendo dalla revisione delle norme tecniche per le costruzioni fino alla classificazione del rischio sismico degli edifici, mantenendo come sfondo costante la trattazione delle strutture esistenti e la stima della sicurezza. Durante il corso verranno poi svolti esempi pratici di valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio esistente in calcestruzzo armato e di un edificio in muratura: si partirà dalla modellazione agli elementi finiti delle strutture fino ad arrivare al confronto di soluzioni di miglioramento e adeguamento sismico.
La classificazione del rischio sismico delle costruzioni è la più importante novità in ambito edilizio dell’ultimo periodo e apre prospettive molto interessanti. L’effetto più significativo si avrà in termini di prevenzione e, di conseguenza, di riduzione del rischio sismico anche per effetto di un virtuoso meccanismo di sensibilizzazione verso i proprietari di immobili. È evidente che attribuire una classe sismica consenta una lettura semplice e comprensibile del rischio a cui è soggetto l’edificio e le persone che lo occupano.
La sensibilizzazione sui temi della sicurezza è solo il primo degli effetti della nuova classificazione; altrettanto fondamentale è l’applicazione del Sismabonus. Si concretizzano infatti gli incentivi fiscali previsti dalla Legge di Stabilità con il Sismabonus che consente detrazioni fino all’85% della spesa sostenuta sugli interventi di messa in sicurezza delle costruzioni. L’impatto sul mercato è notevole: sono circa 6.000 i comuni italiani dove è possibile beneficiare degli incentivi fiscali.
L’applicazione sistematica della classificazione permette inoltre di definire una mappatura sia comunale che nazionale della sicurezza degli edifici, utile su più piani: la protezione civile, la gestione di finanziamenti o interventi pubblici e la pianificazione urbanistica. L’assegnazione di una data classe di rischio influirà anche sul valore economico dell’edificio; è quindi ipotizzabile che in futuro l’attestazione di rischio della costruzione venga inserito nell’atto di compravendita e nelle clausole assicurative dell’immobile.