Il Bim come strumento della professione tecnica

E’ stato un incontro ricco di spunti interessanti quello che si è svolto presso la sede  dell’Itis De Lorenzo di Potenza per iniziativa della Scuola Edile Efmea – Cpt e dell’Ance e che ha visto per la prima volta  insieme in una aula scolastica  studenti degli ultimi due anni di corso ed    imprenditori, tornati per qualche ora fra i banchi.

Prof. Giovanna Sardone 
Preside Dell’Istituto De Lorenzo

 

Due sessioni di due ore ciascuna dedicate al Bim – acronimo che sta per Building Innovation modeling – ossia la nuova frontiera per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite l’ aiuto di un software.

Ad aprire i lavori del primo appuntamento gli interventi dei massimi esponenti di Efmea –  il  Presidente Vito Arcasensa ed il vice Michele Latorre: per entrambi un gradito ritorno in quelle aule  frequentate in gioventù, molti ricordi e qualche aneddoto sulle esperienze scolastiche  da riproporre  per  creare  immediatamente un  feeling con gli studenti.

Ma anche la consapevolezza di quanto sia cambiata la scuola negli ultimi anni e di come oggi l’attrattività di un modello formativo risieda anche nella capacità di interagire  e relazionarsi  con  i vari sistemi istituzionali ed economici presenti sul territorio.

Vito Arcasensa e Michele Latorre
Presidente e Vice dell’Efmea

Ecco perché – ha spiegato il Presidente della scuola edile – l’Istituto De Lorenzo  è diventato un riferimento costante  di integrazione fra sistema scolastico e mondo produttivo garantendo agli  allievi  il vantaggio di una formazione curriculare già proiettata verso il mondo del lavoro.

Ma allo stesso tempo – ha sostenuto Arcasensa va evidenziato l’  impegno dell’ Efmea  che ha sempre creduto nella necessità di porre in essere sinergie con  il mondo delle scuole tecniche e ha investito molto  in progetti di alternanza scuola –  lavoro .

Un impegno ha aggiunto Latorre che potrà proseguire con ulteriori  programmi innovativi per consentire ai giovani geometri un primo approccio con una professione che è ormai molto lontana dai modelli  tradizionali.

Proprio il mondo del lavoro – ha sostenuto il vicepresidente-richiede figure altamente specializzate che solo una formazione scolastica di qualità può realmente garantire soprattutto quando si entra nel campo di particolari  competenze tecnico specialistiche.

Ecco perché anche il geometra  dovrà misurarsi con le moderne tecnologie ed aggiornare le proprie competenze seguendo l’evoluzione che è ormai in atto anche nel comparto edile, considerato  fino a poco tempo fa un settore tradizionale e  a basso contenuto innovativo.

Proprio una delle più recenti innovazioni riguarda la metodologia progettuale – come ha affermato l’ing . De Luca Picione –  nel presentare  il Bim : “una scatola che contiene tutte le informazioni in forma logica e strutturata” ma le cui enormi potenzialità consentono ai tecnici di realizzare interventi complessi  in modo agevole e con enormi benefici anche in termini di tempo.

Alla platea sono stati proposti alcuni esempi pratici di utilizzo del software e dei vantaggi che esso comporta soprattutto nelle interazioni tra i vari livelli di progettazione e nelle modalità di gestione degli aspetti relativi alla sicurezza: una costruzione virtuale  visualizzabile come un modello geometrico tridimensionale.

Insomma una vera rivoluzione rispetto alla quale bisognerà trovarsi pronti poiché a breve diventerà obbligatorio anche in Italia,  come già avviene da anni in altri paesi europei,  progettare in Bim per poter partecipare alle gare d’appalto di importo superiore a 100.000 euro.

Molto vivace anche il dibattito seguito alla presentazione: gli allievi sono stati particolarmente incuriositi dall’applicazione ed  hanno chiesto chiarimenti  ed approfondimenti su  vari aspetti, da quello gestionale-operativo  a quello economico.

Per gli studenti il demo del programma è fruibile gratuitamente per tre anni : un vantaggio non da poco per iniziare ad approcciare il nuovo strumento ed acquisire, con la pratica, le competenze necessarie per farne un abituale strumento  di lavoro.

Ecco perché – ha aggiunto il Presidente Arcasensa – bisognerebbe introdurre il Bim nei percorsi curriculari degli Istituti tecnici in modo che possa diventare non una competenza aggiuntiva ma una materia di studio per tutti i giovani diplomati dei prossimi anni.

Anche la seconda sessione, introdotta dal Presidente dell’Ance – Vincenzo Auletta- ha suscitato notevole interesse: il leader dei costruttori ha rivolto ai giovani l’invito ad essere i primi ambasciatori dell’innovazione all’interno delle aziende ed  ha sottolineato l’importanza  del capitale umano soprattutto nelle imprese edili.

Vincenzo Auletta
Presidente ANCE Basilicata
Ing. De Luca Picione Relatore

 

Insomma una best practice quella della giornata dedicata al BIM ed un esempio  di come coniugando la sensibilità dell’istituzione scolastica e la progettualità del mondo imprenditoriale possano scaturire occasioni di collaborazione che vedano  i giovani come protagonisti.

Aspetto quest’ultimo stigmatizzato anche dalla  Preside  dell’Istituto de Lorenzo – prof.sa Giovanna Sardone  –  che nel suo  indirizzo di  saluto   ha  rivolto  agli allievi l’invito a cogliere l’opportunità offerta da un momento di  formazione ed aggiornamento cosi importante per il loro futuro professionale e a non trascurare comunque ogni occasione di crescita culturale.