‘Bullismo senza arcobaleni’ è il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 10 marzo, alle 19,30 nella chiesa di San Pietro e Paolo di rione Francioso a Potenza. Ospite d’eccezione la scrittrice di libri fantasy per ragazzi, Silvana De Mari. La De Mari, medico chirurgo che vive e lavora a Torino, e che ha prestato la propria opera per molti anni all’estero, prioritariamente in Africa, affronterà il tema della sofferenza dei giovani costretti a subire violenze e vessazioni tra i banchi di scuola, nell’ambito delle amicizie, in quello dello sport, e in tutti i contesti nei quali trascorrono parte delle loro giornate. “Bullismo senza arcobaleni – spiega – perché la violenza non ha colore, distinzione di sesso, razza, religione. La violenza è violenza e va combattuta in tutte le sue forme”. Nel corso della presentazione del libro ‘Il gatto dagli occhi d’oro’, organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana, dal Popolo della Famiglia e da altre associazioni, si affronterà, inoltre, il tema delle agenzie educative e delle relative alleanze, con la famiglia chiamata a recitare il ruolo da protagonista nella prevenzione ed eventuale ‘gestione’ dei fenomeni di bullismo, sia qualora al suo interno si trovasse la vittima, sia se invece tra le mura domestiche vivesse ‘il bullo’. “E’ chiaro che la famiglia – ancora la De Mari – che per sua natura è la realtà più inclusiva che esista, è chiamata a farsi carico di una situazione nella quale, purtroppo, appare sempre più isolata e disorientata. Mancanza di riferimenti, politica lontana, influenza dei media sempre meno arginabile e, in quest’ultimo ambito, il fenomeno ancor più deleterio del cyber bullismo, sono prospettive attraverso le quali interrogarsi su un presente difficilissimo da vivere per i nostri figli e ancor più difficile da interpretare per noi genitori. Il mio contatto costante con le famiglie e con i ragazzi, come mamma, come amica, come medico, come scrittrice, come ‘contatto facebook’, mi dice che però non tutto è perduto. Certamente lo sforzo richiesto è notevole, ma le potenzialità dei nostri ragazzi sono impressionanti e, convogliare la loro incredibile energia verso obiettivi positivi, avrebbe il duplice effetto di relegare in un ambito sempre meno rilevante il bullismo e contribuire a creare una realtà nella quale la cura dell’altro, il confronto rispettoso, la crescita armoniosa, costituiscano presupposto e fondamento di un cambio di passo delle nostre comunità” conclude De Mari.