Doppio appuntamento materano, giovedì 12 gennaio, per la presentazione del libro “La lingua geniale – 9 ragioni per amare il greco”, di Andrea Marcolongo, edito da Laterza. Il Comitato Promotore per il Club Unesco Matera e il Comitato di Matera della Società Dante Alighieri, in collaborazione con la Libreria Di Giulio ospitano l’autrice, Andrea Marcolongo, alle 18,30 nell’Ex Ospedale di San Rocco e, nella stessa mattinata, nel salone della Casa di Spiritualità Sant’Anna (in un incontro destinato agli allievi del Liceo Classico Duni).
“La lingua geniale” , un piccolo caso editoriale che in soli tre mesi ha destato l’attenzione di lettori e dei media, è stato individuato dai due sodalizi, ancora una volta in armonia e comunione d’intenti dopo le esperienze legate a Dante, come un’occasione di riflessione sulle radici non solo della lingua ma anche del pensiero filosofico e sociologico, laddove il greco è una lingua in cui è proprio il pensiero ad aver dato la forma alle parole. Proprio per questo Stefania De Toma e Pino Suriano dialogheranno con l’autrice in una chiave che possa stimolare anche coloro che il greco non l’ hanno mai studiato e potranno così scoprirne le angolazioni di fascino e valore colte dallo sguardo fresco e “innamorato” dell’autrice.
L’incontro del pomeriggio sarà introdotto da Veronica Mestice,Commissione Media del C.P. UNESCO Matera (ex Ospedale San Rocco) ancora una volta luogo di importanti momenti di riflessione culturale, con l’ausilio e l’organizzazione tecnica a cura della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio.
Naturale e lodevole l’impegno del Dirigente Scolastico del Liceo Classico Duni, professoressa Patrizia Di Franco, per far conoscere agli allievi un’esperta di comunicazione che con leggerezza quasi calviniana racconta la propria esperienza personale di amore per il greco antico.
Le argomentazioni della Marcolongo per amare il greco non nascono da elucubrazioni accademiche, bensì da evocazioni letterarie e trovano spunto anche in grandi scrittori come T.S.Eliot e Virginia Woolf, da cui la “ story teller” attinge per avviare le sue riflessioni e dare spazio alla sua fantasia , con la quale guida “nel labirinto di una lingua che regala nuovi modi di pensare il mondo e la nostra vita”.
La presentazione del libro vuole essere un’occasione di riscatto rispetto ai modi con cui, con troppa facilità , soprattutto in questo periodo in cui i ragazzi si iscrivono alle scuole superiori, la lingua greca viene bollata con sufficienza come lingua morta, mentre è importante sottolineare con elementi “probanti” gli effetti benefici e la vitalità di una lingua che era nata slegata dai vincoli del tempo e che forse per questo giammai potremmo considerare defunta. Non è un caso che il nostro Greco e il nostro Latino siano materie sempre più studiate all’estero, dove sempre di più si attinge dalla nostra tradizione culturale che purtroppo talvolta dimentica e rinnega la sua autentica identità e il suo valore.