La villa al tempo dei romani, era fondamentalmente una residenza padronale, punta di diamante di un complesso di edifici e terreni. Oggi di queste residenze, è rimasto ben poco se non alcuni resti disseminati nel territorio e riportati alla luce grazie al lavoro di archeologi e studiosi.
I ruderi di una di queste ville, sono stati ritrovati in uno dei comuni lucani: Ruoti.
La villa di San Giovanni di Ruoti, secondo valutazioni e calcoli effettuati, risale al VI secolo a.C, ed è stato grazie all’intuizione di Gerardo Salinardi, storico locale, che nel 1973 sono partite ricerche e studi su questo sito. Alcuni esperti, ritengono che si tratti di un santuario connesso alla venerazione di divinità femminili come la dea Mefitis, regina delle acque e della fertitlità. Oltre il sito in sé e per sé, sono stati ritrovati due anelli, un cavalluccio e un’ansa in bronzo, ulteriore prova della presenza di antiche popolazioni. Alla luce di questi ritrovamenti, ben 40 anni fa, il soprintendente Dino Adamesteanu, grazie al team dell’ dell’University dell’Alberta in Canada e alle concessioni del Ministero Per i Beni Culturali e Ambientali, fece partire gli scavi, finanziati da generose sovvenzioni di ricerca da parte del Canada Council e dell’ente successore, The Social Sciences and Humanities Research Council del Canada. Gli anni più intensi di ricerca sono stati dal 1977 al 1984 ma ancora oggi molti studiosi si recano in loco per approfondire e scoprire qualcosa in più facendo considerazioni e scrivendo saggi e libri a riguardo.
A distanza di quattro decenni dall’inizio degli scavi, l’associazione “Recupero Tradizione Ruotese ”, con la partecipazione dell’Istituto M.Carlucci di Ruoti, ha deciso di rivolgere due giornate, nello specifico quella del sette ed otto ottobre alla riscoperta della Villa romana e dell’antico. Si tratta di un evento davvero unico nel suo genere che vedrà la partecipazione della maggior parte degli archeologi che hanno aderito in prima persona allo scavo e l’intervento di una serie di professori e docenti provenienti dal Canada e dalla Gran Bretagna quali: Sig.ra Rosemary Aicher (Disegnatrice, Waterloo, Canada), il Professore Joann Fredd (del Department of classics Wilfrid Laurier University), il Dr. Ronald Ross ( Medieval Studies Program, Wilfrid Laurier University), l’avvocato Joseph Martinello, la professoressa Carola Small (University of Alberta), Eric Haldenby ( professore della scuola di architettura a Waterloo) e il Prof. Alastair Small (dall’università di Alberta) . Saranno inoltre presenti la professoressa Francesca Sogliani ( direttrice della scuola di specializzazione in Beni Archeologici di Matera), Salvatore Pagliuca (direttore dei musei archeologici di Muro Lucano e Grumento Nova), l’archeologo Francesco Tarlano e il direttore dell’Accademia Britannica di Roma Christopher Smith.
Nel corso delle due giornate ci saranno delle lezioni coordiante dal prof Small interamente dedicate agli scavi effettuati sul sito della villa Romana e la visita al museo di Muro Lucano. Il fulcro dell’evento, sarà la presentazione del libro “LA VILLA ROMANA E TARDO ANTICA DI SAN GIOVANNI DI RUOTI (BASILICATA)” che si terrà la domenica pomeriggio nella
sala consiliare del comune. Dunque, questo paese che nasce come un’antica rocca di origine osca, fortificata poi dai romani, rivivrà per due giorni il sapore e la storia di un modo passato ma mai dimenticato. L’obiettivo fondamentale della manifestazione è quello di marcare l’importanza straordinaria di questo sito, in modo che possa diventare un’area archeologica visitabile e fruibile a chiunque,dallo studente al turista, assumendo in questo modo un grande valore culturale.