Con questo accordo oltre 190 nazioni hanno raggiunto un accordo e posto le basi a che le emissioni di gas ad effetto serra del Pianeta non saranno più una minaccia per l’esistenza della umanità. Già nel 1979 a causa del rapido cambiamento del clima, si tenne la Prima Conferenza sul Clima che si ripeté A Rio de Janeiro nel 1992; nel 1997 il Protocollo di KYOTO ratificato da poche nazioni, poneva anche nella sua osservanza la distinzione tra paesi in via di sviluppo e paesi industrializzati. Dopo tutte queste conferenze tenute in varie parti del mondo si è giunti alla conferenza di Parigi che ha posto degli obiettivi,per raggiungere i quali sarà necessario abbandonare i combustibili fossili e puntare ad una economia a “carbonio zero” in tutti i settori dall’energia ai trasporti, dalla gestione del territorio all’agricoltura;occorrerà scegliere l’energia rinnovabile e praticare l’efficienza ed il risparmio energetico. Per accelerare e portare a compimento la transizione dall’era dei combustibili fossili a quella delle energie rinnovabili entro il 2030 è necessaria un’ azione convergente dei quattro principali attori della civiltà umana: la scienza, l’etica, l’economia e la politica.
Il centro studi sulla popolazione torre molfese S.Arcangelo(pz) già nel 2008 organizzò un convegno nel quale autorevoli studiosi(bonasoni monte cimone,mabilia cnr roma)sostennero la necessità di realizzare un centro per lo studio dell’inquinamento sul monte pollino,così come quello sorto a monte cimone in esercizio già da molti anni. fu anche redatto un progetto dettagliato che doveva monitorare gli inquinamenti ad alta quota dell’italia centro meridionale, dei balcani, del nord africa e della penisola iberica,data la ottima posizione del monte pollino.circostanze negative non permisero la esecuzione del progetto che avrebbe acquisito i dati e fornito indicazioni sugli inquinamenti,su come combatterli per raggiungere gli scopi che la climate change conference paris 2015 ha prefissati fino al 2030. Ci auguriamo che sia le forze politiche che scientifiche sostengano attivamente questa iniziativa se si vuole tentare di salvare il clima del pianeta e le persone che vi abitano. Matera è stata designata capitale europea della cultura nel 2019,così il monte pollino attraverso il centro di monitoraggio degli inquinamenti atmosferici di alta quota per tutti i paesi del mediterraneo e del nord africa potrà diventare unitamente a monte cimone,già operante, il centro dello studio per gli inquinamenti i cui rilevamenti sono vitali per combatterli e rendere così il clima e l’aria vivibile.