Il preparatore dei portieri lucano, Mario Capece classe ’71 dopo aver girato il mondo giunge a Gennaio 2016 in Albania nel Partizani Tirana Serie A. Preparatore portieri dal 1995, iscritto nell’Elenco speciale Preparatore Portieri riconosciuti dal settore tecnico di Coverciano, porta con sé un vasto curriculum professionale. Tra i portieri allenati Mirante e Fiory nel “as sorrento” ceduti poi entrambi alla Juventus. Tanti progetti, ma uno in particolare per il ruolo che porta in giro per il mondo “Vita da Numeri Uno Project”. Per capire meglio la sua vita di preparatore dei portieri gli ho posto alcune domande.
Mario com’è nata la tua passione di preparatore dei portieri?
Credo che la passione ti conquista senza darti una ragione precisa, sin da piccolo nel mio paese, Picerno, sono sempre stato conquistato dal ruolo del portiere anche senza essere stato un protagonista importante, sicuramente seguire mio fratello Rocco che ha sempre fatto il portiere e mio cugino Bruno hanno rafforzato ancora di più la mia passione per il ruolo. Poi la disponibilità della società del paese Az 81 Picerno di Giovanni Amendola è stata determinante per permettermi di imparare praticando il ruolo con i giovani numeri uno del club. Poi l’incontro con Michele Avigliano e Tonino Maiorano è stata la svolta definitiva per far si di lasciare il mio lavoro extracalcistico e buttarmi a capofitto in quest’avventura e così tra stage in giro per l’Italia, corsi e aggiornamenti continui ho cominciato a lavorare con prime squadre cominciando proprio dalla mia terra, in “Eccellenza Lucana ” nel Lagonegro e di lì il salto di categoria in Serie “D” a Sorrento dove sono stato sei anni fino alla “Lega Pro”, città che considero la mia seconda casa. Poi tante squadre al nord Italia, Biellese, Sud Tirol, Canavese, Ivrea, Virtus Entella, tutte “Lega Pro” e con la Virtus Entella in Serie”B” nella stagione 2014/2015. Nel mezzo le tante esperienze estere come relatore in stage tra Africa (Tunisia,Lybia,) Florida (Miami con la Barry University) Canada (Fc St Leonard), con il mio progetto “Vita da Numeri Uno” e nella stagione 2012/2013 Responsabile della scuola portieri a Sydney con l’Academy Milan.
Un bravo portiere per te che doti deve possedere?
La scelta di un portiere è molto soggettiva sia in base alla metodologia di lavoro personale e soprattutto in base alla necessità della squadra che si allena, questo per quando riguarda i portieri di prima squadra, mentre per i giovani focalizzo molto la mia scelta guardando l’aspetto coordinativo abbinato alla tecnica determinante per sviluppare le altre qualità, una buona lettura della situazione in gara da affrontare, come si comporta senza palla, e la loro reazione dopo un gesto positivo o dopo un errore.
L’intervista completa nel numero di marzo – aprile del Lucano Magazine, in edicola!!