“Storia del paesaggio agrario italiano” è uno dei libri che Emilio Sereni (Roma 1907 – Roma 1977) scrisse nel 1961. E’ un saggio che parte da lontano, attraversa le epoche ed arriva ai giorni nostri toccando aspetti agronomici, storici, economici, sociologici finanche letterari ed artisti. Politico, senatore e più volte ministro della neo repubblica italiana, Sereni nella sua vita ha raccolto conoscenze vaste in tanti settori. Un patrimonio culturale enorme, centinaia di scritti, a testimonianza di una vita intensa vissuta da protagonista nei più tormentati e difficili anni del ‘900. Il convegno nazionale “Paesaggi contemporanei in formazione” organizzato dai Dipartimenti di Scienze Umane e delle Culture Europee del Mediterraneo dell’Università della Basilicata insieme all’Istituto Alcide Cervi Biblioteca/Archivio “Emilio Sereni”, attinge da quella eredità spirituale e culturale per proseguire un’analisi che sul paesaggio cerca di costruire futuri percorsi. A Potenza e Matera, nelle giornate rispettivamente del 14 e del 15 aprile 2016, docenti universitari, dottori di ricerca, studiosi di diversi atenei italiani si confrontano sulle variegate tematiche riguardanti il paesaggio. Dalla storia alla geografia, dall’architettura all’archeologia, dall’agronomia alla geologia, dall’antropologia all’ecologia, si cerca di fare sintesi su un’entità che osserva, oltre che il visibile, l’immateriale per definire sue linee di indirizzo. Il paesaggio così inteso diventa quindi un pensiero critico utile a definire piani di azioni per una sua migliore vivibilità e tutela. Da Nord a Sud della penisola, il simposio esamina i vari tipi di paesaggi presenti, evidenzia le trasformazioni con lo sguardo comparativo tra il prima e il dopo gli interventi nel tempo realizzati. Dopo l’appuntamento potentino, il convegno riapre i lavori a Matera presso l’aula Sassu dell’Università degli Studi della Basilicata, in piazza San Rocco.