L’8 marzo si celebra, a partire dai primi anni del XX secolo, la Giornata internazionale della donna, comunemente definita Festa della donna, per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e chi si è sacrificato per la lotta per i diritti delle donne. Una giornata che trova metafora e simbolo nella mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo: un fiore di stagione, dunque, ma dal basso costo.
Oggi, a distanza di un secolo, c’è ancora tanto da fare per migliorare la condizione delle donne in Basilicata: nel mondo del lavoro, in famiglia e soprattutto per combattere drasticamente la violenza sulle donne. Una donna su tre di età compresa tra i 16 e i 70 anni, ha violenze di genere, si fatica ad assumerle nel mondo del lavoro, non si agevola la conciliazione di lavoro e famiglia, le donne vengono pagate meno degli uomini per le stesse mansioni.
Da qui nasce il progetto dell’Associazione Agorà , “#8MARZOTUTTIIGIORNI”, in collaborazione con il fotorepoter e regista Alessandro Zenti: un intenso percorso fotografico e scenografico che vuole sensibilizzare e diffondere consapevolezza sul tema della violenza contro le donne, accompagnando i visitatori alla scoperta dell’interiorità delle donne che subiscono violenza (la loro vulnerabilità, la loro solitudine e i loro silenzi) .
Per celebrare, dunque, un 8 marzo all’insegna della lotta contro la violenza sulle donne, l’Associazione presenterà il progetto fotografico e il cortometraggio prodotto in molte scuole del Vulture Alto-Bradano, all’AUDITORIUM Irccs Crob di Rionero e al Cinema Teatro San Mauro di Lavello, prima degli spettacoli previsti dal programma.
La Giornata internazionale della donna, infatti, dovrebbe essere l’occasione non solo per regalare un fiore alla donna che si ama, madre, moglie, figlia o fidanzata che sia, ma è fondamentale che diventi l’occasione spiegare alle nuove generazioni l’importanza del rispetto verso il gentil sesso, per iniziare un cammino a favore di una nuova educazione di genere.
Mariassunta Telesca