La tavola è stata imbandita da Enrico e noi ci privilegiamo per primi di assaggiare le pietanze. Con questa frase, presso l’Auditorium della villa comunale di Marsico Nuovo, è cominciata la presentazione del libro di Enrico Volpe: I piatti tipici della cucina napoletana e lucana. Tradizioni, storia, descrizioni, usi e costumi – Cuzzolin Editore.
Enrico Volpe è originario proprio di questo paese, ma da tanti anni ormai vive a Napoli dove esercita la professione di neurologo e psichiatra. Oltre alla professione di medico-chirurgo, specialista in malattie Nervose e Mentali, è Professore associato presso la Seconda Università di Napoli, nonché autore di 130 pubblicazioni scientifiche su argomenti di neurologia e psichiatria in particolare di epilettologia. Tra i tanti interessi e tra le tante passioni predilige in particolare la scrittura e la poesia in ambito enogastronomico. Da questo interesse sono nate ben tre pubblicazioni e l’ultima tratta, appunto, della cucina napoletana e lucana. Durante la presentazione l’autore, avvalendosi di alcune diapositive caratterizzanti ancora di più il senso del libro, ha reso il cibo ancora più prezioso, un qualcosa di privilegiato. Il senso del gusto diventa qualcosa di raffinato e saper gustare è una peculiarità propria della nostra specie, che consente di distingue il nutrirsi dal mangiare. Il mangiare, è da lui definito, un atto complesso a cui partecipano tutti e cinque i sensi. Quando una persona vede un piatto attiva un network cerebrale, in più lo gusta, l’odora, lo tasta e lo sente, pensiamo al suono delle sfogliatelle. L’autore, soffermandosi particolarmente sulla vista, ha iconografato in questo libro i piatti di molti autori di cucina, il cui il viso non era noto a molti, ha così recuperato le immagini che hanno fatto la storia della cucina. L’associazione tra la cucina napoletana e quella lucana è proposta dall’autore per una questione affettiva, fondata sulla curiosità per la cucina che gusta tutti i giorni a Napoli, dove vive, e l’attaccamento a quella lucana, da dove provengono le sue origini. In questo libro quindi si possono trovare ricette, preparazione e ingredienti tipici della cucina napoletana e lucana corredati dal loro significato. Una ricerca storiografic
a basata sul recupero delle origini, della descrizione, della preparazione dei piatti tipici come il “pane minisc”, dolce lucano, oppure come il “Roccobabba”, dolce napoletano. L’autore Enrico Volpe ha voluto concludere la presentazione in simpatia con alcune poesie umoristiche scritte da lui. Vi riporto qui di seguito le ultime due strofe della poesia “Le nozze d’oro”:
Ignudi mentre consumavano il banchetto
la sposa esclamò con grande rispetto,
“sarà tutta questa atmosfera, amore,
che mi fa sentire un gran caldo al cuore?”
Gennaro la guardò e disse “sarà amore,
ma leva i zizze ‘a rint’ o bror “.