Si è svolto sabato 28 Novembre presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “ Gesualdo da Venosa “ del capoluogo di regione il Festival di Potenza , rassegna di musica e spettacolo che da anni si distingue per il lancio nel panorama nazionale di musicisti, cantanti e compositori. La kermesse, giunta alla sua sedicesima edizione, presentata da Ertilia Giordano e che vede in Mario Bellitti, manager, cantante e compositore il suo patron, ha avuto quest’anno come special guest musicisti affermati che hanno con la loro produzione artistica contribuito a scrivere la storia della musica italiana; tra questi il celebre duo napoletano degli Audio2, particolarmente noti al grande pubblico per aver composto quello che fu un autentico tormentone “ Alle venti ˮ e per aver collaborato alla colonna sonora de “ I laureati ˮ e “ Il Ciclone ˮ dell’allora esordiente regista toscano Leonardo Pieraccioni. Oltre agli Audio2, che hanno tra l’altro annunciato sul palco una prossima pubblicazione di un disco di 12 inediti, a distanza di 5 anni dalla loro ultima uscita discografica “ MogolAudio2 ˮ sono stati ospiti del palco del Conservatorio, il combo made in Italy, ma con brani di portata internazionale dei Milk and Coffee, fenomeno artistico che seppe rielaborare in maniera originale negli anni 80’ l’ispirazione derivante dalla disco music, genere musicale che nacque negli Stati Uniti e che ebbe un successo planetario, per quanto ristretto in buona parte ad una specifica epoca musicale e sociale. Il loro debutto sulle scene si materializzò con la realizzazione della colonna sonora del film “ Pugni dollari e spinaci “ e da subito fu loro cucita addosso l’ etichetta di Abba italiani. Correva l’anno 1982 quando Il brano “ Quando incontrai l’amore “ fu finalista della quarantaduesima edizione del Festival di Sanremo. L’altro grande ospite di questa manifestazione è stato Valerio Liboni, membro storico dei Nuovi Angeli, formazione nostrana di matrice beat-pop che nel 2013 ha celebrato l’immenso traguardo dei 50 anni di carriera artistica, puntellata da alcune hit di successo quali “ Singapore “ e “ Donna Felicità “. Il cantante e compositore torinese ha, inoltre, voluto eseguire dal vivo “ Pop corn “, singolo molto in auge negli anni 70’che gli amanti di calcio ricorderanno come stacchetto musicale all’interno della storica trasmissione Rai “ La domenica sportiva “e che fustato realizzato con il side project denominato “ La strana società ˮ.
Una kermesse quella del Festival di Potenza, di grande spolvero e caratterizzata da una cura dei dettagli ed un’organizzazione impeccabile, a partire dalla selezione e preparazione degli artisti emergenti che si esibiscono sul palco, cercando una vetrina che dia loro una certa visibilità, e non una semplice arena in stile Corrida, in cui vengono mandati, per lo più con la funzione di intrattenere il pubblico autentici “ dilettanti allo sbaraglio ˮ. Anche perché la nuova formula lanciata da Bellitti quattro anni or sono ha una enorme diffusione televisiva, essendo una produzione trasmessa attraverso ben 80 emittenti televisivi, tra quelle tradizionali e le web tv, grazie alla Distribuzione Internazionale affidata alla Fox Production. Oltre ai big sopracitati, tra cui anche Graziano Accinni, ex chitarrista di Pino Mango, per il quale ha collaborato dal 1985 al 2005 e che ha condiviso i palchi internazionali con artisti del calibro di Rem, Genesis e Oasis, giusto per citarne alcuni, è stato possibile apprezzare, nelle circa quattro ore tiratissime in cui il Festival si è svolto, le esibizioni canore e musicali di artisti, giovani e meno giovani, con un alternanza tra brani cover e brani di produzione propria. Tra essi il cantante Franco Diana, proveniente dal materano e che ha presentato una cover particolarmente ispirata de “ La notte ˮ, indimenticabile hit senza tempo dell’artista italo-belga Adamo; il soprano Elena Kozina, particolarmente gradita al pubblico presente che l’ha omaggiata con un lungo e caloroso applauso, che con la sua ugola ha portato su vette elevatissime la già potente “ Ti sento ˮ dei Matia Bazar; ed Enzo D’Andrea, che ha in pratica riportato Jimmy Fontana sul palco interpretando “ Il mondo ˮ. Sul palco si sono avvicendati anche altri musicisti tra cui Nicola Lerose, Letizia Pagano, il santangiolese Fabrizio De Vita, gli acheruntini Accipiter, Daniela Ippolito, Tullio Pizzorno e Tony Riggi. Nel complesso circa una ventina gli artisti che hanno dato vita alla scaletta del festival, che ha confermato le qualità tecnico-artistiche di un gruppo lucano, forse non ancora sufficientemente apprezzato come i Mamma Cannibale, capace di svariare all’interno di diversi generi musicali all’interno di una produzione originale e ben miscelata, e fatto conoscere la grinta e la personalità di Fabrizio Ariatta, che sembra avere tutte le caratteristiche dei diversi giovani che negli ultimi anni hanno spopolato a partire dalle trasmissioni di musica e spettacolo della De Filippi. Unico neo, la qualità dei testi, sicuramente migliorabile, anche se non sono certo solitamente una discriminante essenziale per sfondare nel panorama musicale. Interessante anche la performance dei giovani TRC, affiatato trio campano di Battipaglia, autore di brani rap/hip hop particolarmente incisivi e non banali dal punto di vista compositivo, come “ La terra di mezzo ˮ. Alla manifestazione ha aderito anche Asmea, Associazione Spettacolo Management ed Artisti ˮ, ossia l’organizzazione comprendente l’insieme degli operatori addetti alla gestione di tutte quelle fasi e aspetti riguardanti la realizzazione di eventi concerti e attività di intrattenimento.