“Due Posti al Sole” è il Talent show ideato per scegliere i protagonisti della popolare soap di Rai 3, con l’obiettivo di far entrare nel cast due attori, un uomo ed una donna di età compresa tra i 18 e 25 anni.
Centinaia di aspiranti attori si sono sfidati sotto l’occhio attento di tre giudici: Patrizio Crispo (Raffaele), Ilenia Lazzarin – Raffaele e Viola storici protagonisti della soap – e Claudio Di Biagio.
Dal prossimo autunno, tra i tavoli del “Caffè Vulcano”, il luogo di ritrovo consueto degli inquilini di Palazzo Palladini faranno capolinea due nuovi volti appunto, uno dei due tutto lucano.
Luigi Distefano 23 anni di Brienza è il nuovo volto della serie TV di Rai 3 “Un Posto al Sole” in onda dal lunedì al venerdì alle ore 20.30.
Ma di Luigi si conosce ancora poco, ed è per questo che Il Lucano Magazine lo ha intervistato.
Ciao Luigi, innanzitutto complimenti per la tua bravura. Ci piacerebbe sapere un pò di te
Bhe io sono nato a Potenza nel 1991, sono cresciuto a Brienza, paese che poi ho abbandonato per trasferirmi a Roma e seguire le mie aspirazioni, qui ho frequentato l’Accademia di teatro diretta da Alvaro Piccardi. Mi sono diplomato al Liceo Classico, sono tutt’ora iscritto alla facoltà di Giurisprudenza.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della recitazione?
Fin da piccolino mi piaceva raccontare, cantare, suonare, stare con la gente, dare qualcosa alla gente e lasciare loro qualcosa di me, un segno. Allora mi sono domandato, in che modo potessi riuscirci? Facendo l’attore, questa è stata la mia unica risposta. Non è stato così semplice coltivare le mie ambizioni, sono arrivato a Roma da solo, come un emigrante. É vero la mia famiglia mi ha sempre sosten
uto, ma non hanno mai completamente condiviso la mia scelta di entrare in Accademia. Tre anni di Accademia che devo dire mi hanno dato tanto, un percorso in cui ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti spessore.
Perchè hai partecipato al Talent “Due Posti al Sole” ?
Alla fine dell’Accademia, volevo abbandonare tutto, non mi sentivo abbastanza bravo e neanche molto motivato, mi veniva più facile studiare Giurisprudenza. Per caso poi, ho notato l’annuncio di “Due Posti al Sole” ed ho deciso di partecipare, di mettermi in gioco con quasi mille partecipanti.
Spiegaci com’è stato strutturato questo Talent, quali tappe hai dovuto superare?
Il Talent era strutturato in tre fasi:
Nella prima fase, è stato richiesto un pezzo a piacere, io ho recitato “La Paura” di Giorgio Gaber e una poesia di Guido Gozzano. È andata benissimo, i consensi sono stati tre.
Nella seconda fase, chiamata “Call Back” ho recitato un monologo al buio “Ogni maledetta domenica” di Al Pacino. Abbiamo recitato uno dietro l’altro al suono di un campanello, continuando il monologo dove il candidato precedente si era fermato.
“Luigi sei dentro” con queste parole ho avuto accesso alla fase successiva la “Master Class”. Da questo momento in poi il destino di noi aspiranti attori è passato nelle mani del pubblico, ogni settimana era prevista un’eliminazione.
L’intervista integrale nel Lucano Magazine!!