L’UnibasBand – il gruppo musicale organizzato nell’ambito del Servizio Disabilità e Dsa dell’Università della Basilicata sotto la direzione artistica dell’associazione musicale Tumbao del capoluogo lucano, e formato da studenti disabili e normodotati – aggiunge nuovi componenti con l’inclusione, secondo lo spirito del Servizio, di alcuni giovani migranti provenienti da diverse zone del mondo, dei ragazzi dell’Aias e degli ospiti del Centro diurno “Il Fiore” e dei piccoli musicisti della Tumbao.
Un concerto-incontro significativo, quindi, quello in programma venerdì 12 giugno a Potenza – alle ore 17.30 nell’aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, in via N. Sauro – dal titolo “Musica, inclusione oltre ogni età” che vedrà in scena non solo musica, ma anche tante letture di brani e riflessioni sul concetto di “inclusione” e di “altro“. Si tratta dell’evento conclusivo del laboratorio musicale attivato dal Servizio Disabilità in questo anno accademico. Le conclusioni della giornata saranno affidate alla Prorettrice alla Disabilità e Dsa, Paola D’Antonio.
L’obiettivo del progetto UnibasBand, infatti, “è proprio quello di sperimentare un esempio di inclusione che superasse ogni barriera, e quale mezzo migliore della musica per raggiungerlo?”, ha spiegato il maestro Toni De Giorgi, che guida i ragazzi. E che li ha portati anche a ottenere un importante riconoscimento, nell’ambito del premio “Tomaso Viglione: uguaglianza nella diversità”, grazie al videoclip prodotto dai giovani musicisti nei boschi del capoluogo lucano, al ritmo del “Cielo d’Irlanda” di Fiorella Mannoia.
Per l’evento del 12 giugno, quindi l’avventura coinvolgerà anche i giovani ospiti dell’Aias di Potenza (Leonardo Lucia, Carmela Verrastro, Mario Acerenza, Antonella Amarena, Stefano Metastasio, Rosanna Santangelo e Valentina Giordano), incrociando anche un’altra esperienza importante, quella dolorosa di chi ha dovuto attraversare il mare per sfuggire alle guerre e alla povertà. La squadra si allarga così con alcuni giovani migranti.
Ander Badjie (Gibril), Mohamadou Bagayoko, EbrahimaNiang parlano lingue diverse, professano fedi diverse, ma quando ballano sono perfettamente sincronizzati sul ritmo della musica scandito da Felice Albano, Antonino Latocca, Antonio Loprete, Andrea Mancino, Erica Salerno, Ida Trupo, Lorenzo Carone, Michele Garramone, Valentina Scialpi e Vincenzo Nardozza (ovvero i componenti “fissi” dell’UnibasBand).
Finisce qui? Ovviamente no, perchè durante la serata la musica abbraccerà anche alcuni piccoli musicisti (Renata Castelluccio, Elena Genzano, Francesca Milone, Sandra Di Stefano, Valentina Pavese, Maria Positino, Giulio Anzalone, Anna Lucia Guarino, Calò Chiara, Michele Carbone, Mattia Ceraso, Michele Marino, Samuele Rienzi, Marco Marsico): non si fanno spaventare e con i “grandi” ingaggeranno una sana competizione armonica.
Sarà proprio Artur Skuqi, studente dell’Unibas di origine albanese, a offrire un pensiero durnate la sarata, che ripercorre la sua vicenda: “Oggi gli immigrati in Italia sono più di cinque milioni e rappresentano una forte oppurtunità di crescita economica e di crescita culturale e religiosa. Secondo il ministero dell’Economia e l’Istat gli immigrati portano una ricchezza economica pari a nove miliardi di euro. Oltre alle cifre, però, vorrei ringraziare l’Italia e i moltissimi italiani per aver accolto queste persone disperate, che provengono dalle zone più diverse del pianeta, e dagli angoli più remoti del mondo”.
“L’evento – ha spiegato la Prorettrice alla Disabilità e Dsa, Paola D’Antonio – prosegue il lungo e proficuo lavoro di inclusione e di apertura al territorio del Servizio: l’obiettivo non è solo quello di sostenere gli studenti disabili nel loro percorso accademico, ma anche renderli partecipi attivamente nelle normali attività della vita quotidiana, ‘aprendo’ anche a quei giovani che, pur non frequentando l’Università, devono avere opportunità di crescita e di inclusione