Panio Angelo, trapiantato di rene da oltre sei anni, residente a Bernalda, parteciperà ai XXV Giochi Nazionali Trapiantati, organizzati dall’ANED, che si svolgeranno ad Abano Terme da venerdì12 giugno a domenica 14 giugno 2015.
Si cimenterà nelle discipline dell’atletica leggera, in particolare sui 100 m., 200 m., 1500 m., marcia di 5 km., e volley.
Ai Giochi parteciperanno 130 persone circa, fra atleti dializzati e trapiantati provenienti da tutta Italia, familiari e medici, con anche la presenza di atleti trapiantati juniores dai 6 ai 14 anni. Partecipare ai Giochi è innanzitutto dire grazie al dono di vita, e prima di ogni cosa giocare è uno stato d’animo, libertà senza pensieri, speranza e fiducia.
Il modo più bello per ringraziare chi ci ha donato questa nuova vita è viverla e testimoniarla, mostrando che si può tornare ad una vita piena che permette, tra le altre cose, di praticare sport anche a buoni livelli. Da diversi anni uno dei settori di attività dell’ANED è lo sport, per dializzati e trapiantati, non solo per campioni, ma anche per chi vuole avvicinarsi per la prima volta ad una pista atletica, ad una piscina o ad un campo da sci: l’attività fisica è fondamentale per la miglior riabilitazione sia di chi è in dialisi sia di chi è trapiantato.
All’appuntamento di Abano Terme fari accesi anche per i dializzati, persone che vivono tra le angosce di un futuro incerto, spesso senza speranza, e la paura della morte, o peggio ancora, dell’abbandono, per riscoprire i valori, le risorse, le idee, più che gli handicap, di cui sono portatori. Le gare per i trapiantati assumono quest’anno particolare importanza: costituiscono infatti un momento per organizzare la selezione italiana che parteciperà ai Giochi Mondiali, che si terranno dal 23 al 30 agosto 2015, a Mar del Plata in Argentina.
Il vero obiettivo, la ragione per cui l’ANED organizza i Giochi nazionali e partecipa convinta alle competizioni internazionali, è richiamare l’attenzione della opinione pubblica sul miracolo della riconquista della vita che solo un trapianto può dare e sulle interminabili liste di attesa che solo una diffusa solidarietà consapevole può ridurre. Gli atleti trapiantati che partecipano alle gare di calcio, volley, atletica, tennis, nuoto, ciclismo, marcia, salto, golf e altre discipline, sono i migliori testimoni che dimostrano la validità del trapianto e la speranza di vera libertà e salute, grazie a un semplice gesto di solidarietà, non opporsi al prelievo di organi, che aiuta tutti a comprendere il vero senso della vita.
In un momento storico in cui in Italia fortunatamente crescono le donazioni e i trapianti di organi, mentre nella nostra Regione assistiamo ad un aumento delle opposizioni al prelievo, i trapiantati sportivi vogliono ricordare che nella gara per la vita siamo tutti competitori e un diniego significa concretamente lasciare un bambino, una donna, un uomo, uno di noi, ai blocchi di partenza, senza speranza.
Pensiamo a coloro che vivono in dialisi, la sofferenza, le angosce, le paure, le rinunce, la schiavitù della macchina, il peso di un corpo sfiorito e poi finalmente il trapianto, la libertà, la gioia di rinascere, la forza e la vitalità, la voglia di affrontare la vita e cogliere le emozioni più semplici e vere.
E’ su questo confronto che tutti siamo invitati a riflettere.