Straordinario successo di pubblico per l’edizione 2015 della Notte europea dei Musei al MUSMA. L’apertura gratuita dalle 20 alle 24 del Museo ha visto l’ingresso di 815 visitatori. Un numero in notevole crescita, considerando i 480 visitatori del 2014 e i 560 del 2013.
Una serata, quella del 16 maggio, nata da una nuova feconda collaborazione tra il MUSMA e la Fondazione Zetema con MaterElettrica, l’ensemble della scuola di Musica elettronica e applicata del Conservatorio “E. Duni” di Matera, a cui quest’anno si è unito il DAR, il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Il pubblico ha potuto godere della sempre intensa atmosfera degli spazi allestiti di Palazzo Pomarici, resa ancora più carica di emozioni grazie alle immagini e ai suoni di DRAFT 02. Performing Videoart & Music, un progetto a cura Silvia Grandi, docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea presso il DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e Fabrizio Festa, Docente di composizione musicale elettroacustica presso il conservatorio “E. Duni” di Matera.
Dieci video, realizzati da altrettanti video artisti e proiettati nel I ipogeo del MUSMA sono stati magistralmente musicati da MaterElettrica, un team di giovani professionisti della musica, diretti da Fabrizio Festa.
Nell’ipogeo 7 e nella sala 7 del Museo, inoltre, è stata inaugurata ARType. Archetipi della videoarte, una rassegna di diciotto video di diciotto artisti selezionati da Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle Università di Bologna, Padova e Venezia.
La rassegna sarà visionabile fino al 21 giugno 2015.
Le apertura gratuite dei luoghi della cultura si confermano una strategia sempre più efficace per avvicinare un ampio pubblico al mondo dell’arte. DRAFT 02 e ARType hanno in particolare permesso a visitatori di tutte le fasce d’età di conoscere e apprezzare uno dei linguaggi artistici più efficaci del nostro tempo, la video arte. La musica composta ed eseguita dal vivo da MaterElettrica ha reso ancora più efficaci i messaggi più o meno espliciti di video dal potente impatto emotivo, impatto generato anche dal contrasto tra gli spazi di un antico Palazzo e le immagini strettamente legate alle inquietudini e agli irruenti cambiamenti che l’uomo deve affrontare nel mondo moderno.
Scultura, video e musica, hanno rappresentato per una notte un connubio perfetto per stimolare le menti e riuscire ad afferrare quella realtà che troppo spesso ci sfugge.
L’auspicio di occasioni come l’appuntamento europeo di maggio è quello che l’attenzione del pubblico di una notte possa diventare più continua e costante, presentando i musei non più come luoghi asfittici ma come strutture dinamiche e in continuo divenire, nutrite dal lavoro e dalla collaborazione tra professionisti di tutti i campi artistici.
Avvicinare il grande pubblico all’arte, che spesso sembra così chiusa e distante, era questo uno degli scopi del Consiglio d’Europa quando, nel 2005, instituì la Notte europea dei Musei ed è un obiettivo che di anno in anno appare più raggiungibile, perché sempre più chiara si afferma l’idea che l’arte, libera ed egualitaria per definizione, è una delle principali vie d’accesso ad un’Europa della libertà e dell’uguaglianza, un messaggio tanto più importante per Matera, la città italiana che sarà capitale europea della cultura nel 2019.