Il 12 Maggio di 40 anni fa scomparve a Montemurro in Basilicata una bambina di 12 anni di nome Ottavia De Luise. In ricordo di Ottavia, di tutti i “fiori recisi” e di tutte le problematiche che questa storia solleva, connesse alla specificità della condizione femminile, la Libera Basilicata, in collaborazione con l’associazione Telefono Donna e la Libera Università delle Donne di Potenza hanno organizzato lunedì 11 Maggio presso il centro sociale di Villa d’Agri una mattinata di riflessione rivolta agli studenti ed alle studentesse delle scuole superiori della Val d’Agri.
Gli studenti hanno voluto ricordare Ottavia De Luise e Elisa Claps attraverso dei dialoghi che richiamavano la loro voglia di vivere. Durante la mattinata, oltre ai contributi delle studentesse e degli studenti delle scuole partecipanti, sono intervenuti Emilia Simonetti (per una Libera Università delle donne di Basilicata), Cinzia Marroccoli (presidente Telefono Donna) e don Marcello Cozzi (segreteria nazionale Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie).
Emilia Simonetti ricorda la vicenda di Ottavia nel 1975 a Montemurro e tutto il silenzio intorno alla sua scomparsa, tutto ciò che si ha su Ottavia è il libro di Fabio Amendolara.
Si rivolge così agli studenti dicendogli di cambiare tutti insieme questa società ingiusta e affermare una cultura del rispetto con una raccomandazione ben precisa “Siete la nuova generazione, dovete riflettere su queste cose e non devono più accadere”. Presenti al centro sociale Settimio De Luise fratello della dodicenne scomparsa e Gildo Claps fratello della studentessa trovata senza vita dopo 17 anni di mistero. Gildo Claps ricorda che la verità piena su Ottavia manca ancora, citando altri casi simili. Agli studenti poi sono state poste alcune domande riflettendo e intervenendo sulla violenza che esiste da sempre e non ha tempo, sulle numerose problematiche che ancora oggi esistono, sulla violenza anche all’interno della famiglia. L’intento è di trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni attraverso la scuola come istituzione.