Da tempo, l’Italia è attraversata da una preoccupante disaffezione verso la politica. Le nuove
generazioni, poi, ne sono costantemente lontane, in quanto ritengono i politici d’oggi una “casta”
per mantenere sul campo alcuni privilegi. In tale scenario, per certi versi inquietante, è salutare
rievocare la straordinaria figura di Sandro Pertini, l’uomo che rese se stesso “il primo impiegato
dello Stato” e spalancò le porte dei Palazzi della politica ad una moltitudine di oltre 500mila
studenti.
“Il viaggio”. Sandro Pertini fra i giovani e il popolo. ricordi incontri testimonianze per l’Italia
di oggi (Esperidi, 2015), a cura di Enrico Cuccodoro con Alessandro Nardelli, Raffaele Marzo,
Giovanni Pizzoleo, è un modo per transitare idealmente nella buona politica e nella pulizia morale,
dando forza ai valori di fondo del suo efficace messaggio: libertà, giustizia sociale, pace, onesta e
moralità.
Questo orientamento va veicolato agli eredi di quegli studenti ai quali lui stesso, da vero
“educatore civico”, amava rivolgersi per dare sostanza al miglior avvenire dell’Italia, guardando alla
cruda realtà del momento.
Il Presidente Pertini, politico lungimirante aveva ben chiara la necessità di adeguare l’assetto
istituzionale dello Stato; ma il cambiamento, per sua stessa ammissione, non poteva esprimersi al di
fuori delle prescritte regole della revisione costituzionale.
Non a caso, nell’attualità degli odierni,
difficili rapporti costituzionali tra le figure dello Stato e nell’ipotesi, ancora inseguita, di una riforma
della Costituzione repubblicana, risuonano di estrema attualità sue eloquenti parole: “La
Costituzione non è caduta dal cielo. E’ stata una conquista di tutto il popolo italiano, della sua
storia, delle sue forze politiche”.
Questa pubblicazione è solo un punto di avvio per alimentare nel Paese, di città in città, un reale
percorso di riflessione con un appuntamento “pertiniano” per i giovani e la gente, al fine di
custodire e trasmettere la memoria di una così eroica figura.
La copertina del volume è stata appositamente disegnata per l’occasione dal Maestro Giorgio
Forattini.