Centoventi città italiane hanno ospitato l’edizione annuale del Fai Marathon, iniziativa che si propone di valorizzare e accrescere la fruizione dei beni culturali del nostro Paese, attraverso passeggiate alla scoperta dei luoghi noti e meno noti. Giunta alla terza edizione e organizzata dai volontari del FAI di Potenza e Satriano, Fai Marathon 2014 in Basilicata ha puntato quest’anno sulla scoperta, o meglio la riscoperta dell’area del Melandrino, coinvolgendo le comunità di Satriano di Lucania e di Tito, con il sostegno di associazioni locali (Orti del Melandro, Arte nella Valle, Circolo la Fonte e Petra) e delle amministrazioni comunali. Abbiamo incontrato Marica Grano, dottoranda in Scienze per la Conservazione dei Beni Culturali e volontaria del FAI Delegazione di Potenza, per approfondire la conoscenza di questa interessante realtà.
Marica ci spieghi cosa è il FAI e quale è la mission che si prefigge con iniziative quali Fai Marathon?
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano – è una fondazione no profit che dal 1975 opera per tutelare il patrimonio d’arte, natura e paesaggio e ne promuove l’educazione, la conoscenza e il godimento. Inoltre vigila sulla tutela dei beni paesaggistici e culturali, nello spirito dell’articolo 9 della Costituzione, che tutti ricordiamo grazie alla sorprendente lettura di Roberto Benigni e che il FAI così interpreta: il paesaggio italiano genera felicità! In concreto il FAI ha finora salvato e gestisce 48 siti culturali in tutta Italia, tra cui in Basilicata “Casa Noha” a Matera. Si tratta di una residenza tradizionale all’interno dei Sassi, dove, peraltro, è possibile immergersi nella storia della città dalla preistoria al giorno d’oggi, grazie ad uno straordinario video, che descrive Matera da diverse prospettive, dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema. Tra le iniziative promosse dal FAI, Fai Marathon è un esperienza che invita ad aprire gli occhi e cambiare il nostro sguardo sulle città, in maniera divertente tale da interessare e coinvolgere tutte le generazioni. L’intento è quello di far riscoprire i sorprendenti tesori, che si nascondano fra i luoghi della vita quotidiana.
Come si è svolta questa terza edizione in Basilicata?
Il percorso organizzato nel potentino, dai volontari di Potenza e Satriano, ha coinvolto le comunità di Satriano di Lucania e di Tito, con il sostegno di associazioni locali (Melandrino, Arte nella Valle) e delle Amministrazioni comunali. Siamo partiti dal borgo affrescato di Satriano alla scoperta dei murales, realizzati a partire dagli anni ’80 dall’associazione di artisti “Arte nella valle”, che ha sostenuto l’iniziativa. I giovanissimi apprendisti Ciceroni della scuola Media Paterno di Satriano, formati da Felice Lapertosa e da Maria Lomiento, hanno accompagnato i visitatori, alla scoperta dei murales che raccontano la vita dei Giovanni De Gregorio, famoso pittore lucano del ‘600 nato nell’antica Pietrafesa (oggi Satriano), le cui opere sono diffuse in molte chiese della Lucania. Tappa chicca della FAI Marathon è stato il sito archeologico di Satrianum (oggi nel tenimento di Tito), punto strategico per il controllo della valle del Melandro e luogo di insediamento delle popolazioni lucane fin dal VI secolo a.C. Daniela Pascale e Mary Pascale, risalendo a piedi lungo i sentieri che portano alla Torre normanna, hanno illustrato gli importanti ritrovamenti archeologici degli ultimi anni di scavi, realizzati sotto la direzione del Professore Osanna, della scuola di Specializzazione di Archeologia della Basilicata, oggi Sovrintendente di Pompei. La FAI Marathon si è conclusa nel centro storico di Tito, con una visita curata dall’archeologo Michele Laurenzana presso il Convento di Sant’Antonio (XVI secolo), con il suo chiostro che descrive i miracoli compiuti dal Santo di Padova, stupendamente affrescato dal Todisco e dal Pietrafesano, di cui a Satriano avevamo approfondito la biografia.
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L’intervista integrale ne Il Lucano Magazine in edicola!