Ci ha provato per primo Ridley Scott con Life in a day, la vita dell’intera umanità in un giorno, poi Gabriele Salvatores con Italy in a day, l’Italia in un giorno, e ora a provarci è Giovanni Lancellotti con Pietragalla 365, cosicché anche la Basilicata avrà il suo documentario collettivo: tre imprese di diversa dimensione e con diverso target.
Giovanni, cantastorie pietragallese di 35 anni, dopo aver inviato il suo contributo per la realizzazione dell’opera di Salvatores, girata dagli italiani il 26 ottobre 2013 e presentata il 27 settembre 2014, ha deciso di prendere la palla al balzo e realizzare, da documentarista e filmaker, Pietragalla 365: «Mi sento italiano, mi sento lucano, ma sono prima di tutto italiano – spiega – e raccontando storie della mia terra mi è venuto naturale partecipare a Italy in a day; quello che ho raccontato è quello che ho visto il 26 ottobre: un mio amico la mattina andava a lavorare in una ferriera, una signora nella vigna che vendemmiava. Ho raccontato la storia di Rocco, che è uno dei pochi banditori rimasti in Basilicata, che dice il bando ogni mattina, rappresentando uno spaccato sulla difficoltà del lavoro, poiché non guadagna tantissimo ma sorride. E Salvatores ci ha creduto anche lui, come me. Allora ho proposto ai miei paesani di raccontare in video, la loro vita, quello che davvero fanno in un paesino di 3000 abitanti, nell’arco dell’anno 2014, da Gennaio a Dicembre, perché in un paese non puoi pretendere di avere tanti video in un giorno».
Al progetto, in collaborazione con la Pro Loco, possono partecipare tutti coloro i quali hanno un filo comune con Pietragalla: chi la vive ogni giorno, chi per lavoro o per studio è emigrato, o chi è un semplice turista. Basta prendere una videocamera, un telefono, anche vecchio, come suggeriscono i testimonial del video promo, per riprendere qualunque momento della comunità e fissare la propria quotidianità, tutti i giorni, tutto l’anno, in tutte le stagioni, così da raccontare Pietragalla, far sapere che c’è, come si vive, lati positivi e negativi, ciò che è nascosto, quelle che sono le tradizioni.
Proprio dal desiderio di Giovanni di lasciare un segno, un documento, un suo pensiero,
nasce la sua attività di filmaker. Chiedendogli perché ha scelto di intraprendere questa carriera, risponde: «Cosa mi ha spinto a fare il filmaker? I racconti di mio nonno, semplicemente quello: perché lasciare nella mia testa i racconti della gente? Perché sognare e basta?! I sogni sono tutto quello che noi abbiamo, no? Sembra una frase fatta, ma è la verità! E fare un video è rivedere quello che si immagina o quello che ti raccontano, è un riportare».
Pietragalla 365 nel nuovo numero de Il Lucano Magazine!
Ecco il link all’intervista video di Giovanni