Al passo con i tempi per ridare nuova vita al superfluo riposto in scantinati e soffitte, barattando con altri prodotti e magari guadagnando qualche spicciolo. “Io do una cosa a te e tu la dai a me…” Questa la formula di una delle pratiche economiche più antiche della storia: il baratto. Nell’antichità, prima dell’avvento della moneta, è stata la prima forma di commercio. Passano i secoli, in questo periodo di crisi e di conseguente mancanza di moneta,la necessità aguzza l’ingegno.
Dall’8 al 9 novembre torna, infatti, nell’area industriale di Tito Scalo la quarta edizione della Fiera del Baratto e dell’Usato, una tradizione che si concentra sui settori dell’artigianato, collezionismo, modernità, antiquariato, artigianato creativo. La fiera è l’evento dedicato ai collezionisti e amanti del baratto che poi potranno vendere,acquistare o appunto,barattare il proprio usato.
La Fiera del Baratto e dell’Usato propone uno stile di vita diverso da quello quotidianamente proposto dai media e dalla società del consumo, per sostituire la prassi dell’usa e getta con quella del riciclo e del riuso, più salutare per l’ambiente ed il portafogli. Il riciclaggio degli oggetti usati, che altrimenti erano destinati ad essere cestinati, sottolinea la grande importanza dei temi ambientali,del consumo etico e dei prodotti eco-compatibili. Il tutto nasce dalla volontà di favorire il riuso di qualsiasi cosa. Una scelta di campo, uno stile di vita che si basa sulla convinzione che il riuso sia la ricetta da seguire al fine di salvaguardare l’ambiente, evitando sprechi.
Dopo il successo delle scorse edizioni che hanno visto la struttura fieristica affollata da appassionati e curiosi desiderosi di condividere i valori del riuso e del riciclo, ci si prepara anche quest’anno a ricevere gli stessi consensi. Tantissimi gli stand allestiti con ogni sorta di oggetti,che grazie a questa iniziativa hanno la possibilità di vivere una seconda volta, favorendo così il risparmio e la tutela dell’ambiente. Sarà per la crisi, sarà per il rispetto dell’ambiente e quindi noi stessi, ma barattare sta diventando una pratica sempre più diffusa, forse perché si offrono prodotti di buona fattura o usati da barattare che richiamano una buona clientela interessata a risparmiare e a possedere quel particolare unico ed originale. Non solo venditori, ma anche acquirenti che vogliono portarsi a casa qualcosa di vintage o di seconda mano,spendendo una cifra conveniente.
Questi mercatini dell’usato si stanno diffondendo velocemente un po’ ovunque, proprio perché oggi non si butta più nulla, piuttosto si rivende,si baratta, si recupera e si trasforma, l’usato si prende la sua rivincita.
Perché comprare o barattare? Perché fa bene all’ambiente, perché si può trovare l’introvabile, perché si risparmia, perché si da una possibilità alle cose di avere una seconda opportunità. Non si tratta più di casi isolati. Il ritorno del baratto è ormai una realtà che ha conosciuto una grande riscoperta in una forma adeguata ai tempi e alla reali esigenze dei contraenti.