“Dal malleolo dello stivale giunge una domanda per dare e non per avere, fondata su una parola magica: cultura.” È quanto afferma Salvatore Adduce, sindaco di Matera, città tra le sei finaliste italiane (Siena, Cagliari, Lecce, Perugia/Assisi e Ravenna) rimaste in gara per guadagnare il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Dopo aver superato il primo esame, a cui hanno partecipato complessivamente ventuno città italiane, ora il gruppo di lavoro, coordinato dal direttore generale, Paolo Verri, e dal direttore artistico, Joseph Grima, sta scrivendo la seconda parte del dossier dedicato alla programmazione culturale per il 2019, che dovrà essere consegnato alla giuria entro l’8 settembre 2014.
«Il nostro obiettivo – spiega Paolo Verri – è far comprendere a livello europeo e internazionale, ma anche nazionale, come questa città possa consolidarsi quale piattaforma di sviluppo, soprattutto della produzione digitale a livello culturale, assumendo la cultura non come fine ma come strumento. La Basilicata è settimanalmente in review internazionale per i suoi luoghi di eccezionale ospitalità e qualità. Ora, pertanto, bisogna rilanciare l’industria del turismo e attrarre stabilmente talenti dal resto d’Europa e soprattutto dall’asse del Mediterraneo, usando tre grandi localizzazioni: i Sassi, le Cave e il Castello, nel tentativo di creare anche un grande campus universitario. La candidatura permette di fare un piano di medio periodo, di rafforzare gli investimenti, ma soprattutto di stringere alleanze, come nel caso del progetto “A new narrative for Europe!”: una grande occasione di rilancio del sistema europeo determinato da città di medie dimensioni, presentato l’8 settembre a Venezia, alla presenza del Presidente della Commissione Barroso.»
Il comitato culturale del progetto definisce l’Europa come uno stato d’animo e una responsabilità morale e politica condivisa dai cittadini di tutto il continente; ci ricorda i valori comuni dell’Europa che attraggono una moltitudine di persone, lancia un appello per un rinascimento scientifico e artistico, che ha bisogno di leader coraggiosi e dell’impegno dei cittadini. “A new narrative for Europe!” è un nuovo modo di raccontare l’Europa, affinché le nuove generazioni, che non riescono a identificarsi nell’attuale racconto, possano continuare a scrivere la storia dell’Europa, presente e futura. E Matera vuol creare una strada da cui l’Europa può ripartire, perché il sud vuole immaginare un futuro diverso.
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