Contro il Messina altro pareggio ad occhiali per la compagine di mister Bitetto che, sul piano del gioco e delle occasioni pervenute, avrebbe meritato qualcosina in più. Ottavo pareggio stagionale per i gialloverdi, che iniziano subito bene con una buona inzuccata di Tortori al 5′ su traversone di Pinna, che termina alta di un soffio.
Timida risposta dalla distanza di Izzillo, che trova la parata in due tempi di Perina, due minuti più tardi. Ancora Melfi al 10′: cross di Guerriera dopo una bella giocata sulla corsia di destra, e Fella di testa non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. E’ lo stesso Fella, 5 giri di lancette più tardi, a divorarsi una buona occasione, nata direttamente dai piedi di Perina, su rinvio dal fondo dell’estremo difensore lucano. Al 29′ tornano a farsi vivi i siculi su un disimpegno errato della retroguardia di casa, ma Corona calcia sull’esterno della rete.
Al 40′, l’occasione più clamorosa del match: break in mezzo al campo di Tortori, che recupera palla su una giocata errata di Corona, e serve su un piatto d’oro a Berardino il gol del possibile vantaggio, ma il giovane attaccante federiciano controlla male e non riesce a freddare Iuliano in uscita, che devìa in corner.
Finisce la prima frazione e, nella seconda parte, le due compagini sembrano accontentarsi del pari. Succede poco o nulla per oltre 25′. Un lampo, per il Melfi, al minuto 27, con un gran controllo in area di Fella su lancio di Dermaku, e girata di destro: palla sul palo esterno, dopo la provvidenziale, quanto impercettibile, deviazione di Iuliano.
E quando siam giunti ai titoli di coda, il Messina rischia addirittura il colpaccio, prima con Damonte al 44′, che non arriva di un soffio sulla punizione calciata da Izzillo; e poi al 47′, in pieno recupero, su angolo dalla destra di Pepe, che per poco non trova l’incornata da centro area del subentrato Gaeta.
Sarebbe stata una beffa troppo grande per i melfitani e 3 punti immeritati per gli uomini di mister Grassadonia, che tornano sullo Stretto con un punto che sta stretto, proprio ai lucani.