… “con le nostre lucertole”. Queste le parole del Maestro Giuseppe Antonello Leone. Per me ciò vuol significare: scopo della vita è cercare e trasmettere quello che di buono si ha, per se stessi e per gli altri, soprattutto non smettere mai. Javier Stacchiotti introduce così la sua mostra che è un sentito omaggio all’artista montemurrese, ormai il suo Maestro di vita. Con le nostre lucertole è il titolo di un’esposizione che per breve tempo sosta a Montemurro in occasione della Scuola del Graffito polistrato, edizione 2014, iniziata il 25 agosto.
L’artista originario dell’Argentina che vive a Macerata è tornato per la seconda volta e dopo quattro anni a Montemurro dove, nell’ex-convento di San Domenico, ha esposto quadri e sculture di diverse forme e materiali tutti ispirati al Bene. Lo stesso che ha saputo trasmettere il Maestro Leone “Esempio – continua Javier – per tutti noi anche oggi, in un mondo ricco di egoismo, di egocentrismo e di odio. Antonello ci insegna l’inverso; attraverso i colori il calore umano, attraverso l’incisione il segno riconoscibile del rispetto delle cose”.
Nella mostra questo è visibile. Le sculture in metallo, in legno, in pietra restituiscono l’essenza di un mondo che Javier vuole inalterato, lasciando le forme quanto più possibile vicine a quelle originarie e ritoccandole laddove si vuole dare risalto, per esempio, ad un volto. Volti che rinviano al concetto di rispetto per gli altri e che in mostra sono riprodotti da maschere e da coloratissimi quadri nei quali spesso ritroviamo, in rilevo, quello di Gesù. Tale modo di fare lo accomuna al suo Maestro ed amico montemurrese.
La sua arte, infatti, si ispira al caso. Nasce e si modella secondo un ordine non da lui voluto ma acquisito dalle circostanze in cui si trova ad operare. Questo restare fedele allo stato d’origine gli permette di esprimere e portare avanti un concetto positivo che allontana l’egoismo, la voglia di prevalere e di scavalcare gli altri. Accompagnano le opere di Javier poesie con le quali spiega tutto questo e la sua voglia irrefrenabile di creare arte, libera come il pensiero.
“Il mio augurio – conclude Javier – è quello di poter cogliere in noi l’autentica magia, forza creatrice del bene, allo stesso modo di come l’artista cerca, attraverso le proprie possibilità creative, di vivere l’equilibrio cosmico universale.”