L’associazione culturale-musicale “Carlo Gesualdo” ha organizzato la XIX edizione del Concerto della S.S. Trinità svoltosi nell’Abbazia storicamente custode del Mistero sacro dell’Uno che è nel contempo Trino. Quest’anno la performance coriale è stata ingemmata di una perla che ha brillato nel firmamento del repertorio dei canti ispirati a un frammisto di radici religiose rinvenienti non solo dal ceppo della tradizione ecclesiale, alta e mistica, ma soprattutto, quella rinveniente nel volgus del registro medievale e rinascimentale: oltre alla corale “Vocincanto” di Potenza, diretta dalla maestra Anna Lapetina, nota formata da appassionati, non professionisti, del canto a cappella che attingono a una tradizione musicale mittelleuropea sempre d’impronta popolare.
E ancora canti greci, aramaici, questi ultimi ebraici, ispirati ad alcuni Salmi. Tale corale è recentemente nota per la sua partecipazione alla rassegna delle corali di Basilicata, svoltasi lo scorso anno a Venosa, organizzata da “Abaco” (Associazione Basilicata Cori) assieme all’associazione “Carlo Gesualdo” per promuovere iniziative finalizzate a far conoscere la cultura madrigalista del più grande estro di tutti i tempi, il maestro e genio altisonante Carlo Gesualdo principe di Venosa. “Ogni sezione – ha commentato il presidente dell’Associazione “Carlo Gesualdo”, Giovanni Preite per la parte che le è assegnata dal compositore – concorre a quell’amalgama finale a cui, permettetemi la digressione se solo i cittadini di questo meraviglioso e problematico paese, adottassero come metodo in ognuna delle loro attività, politiche, tecniche, intellettuali, si farebbero grandi passi in direzione della realizzazione del bene comune, quello che risulta oggi così precario per via dei tanti egoismi contrapposti”.
Nell’intermezzo, la novità di quest’anno, la corale “San Pier Giuliano Eymard” riconducibile alla Parrocchia “Sant’Ottavio” di Modugno, ispirata al fondatore della Congregazione del SS. Sacramento. Il coro, sotto la direzione artistica di Ivana Carrozzo, diplomata in Pianoforte e premiata con illustri riconoscimenti in numerosi concorsi internazionali, nasce principalmente “con lo scopo di servire la Chiesa”. Il concerto si è concluso con l’esibizione della corale “Carlo Gesualdo” di Venosa, diretta dal maestro Pino Lioy e con i saluti e i ringraziamenti conclusivi del neo sindaco Tommaso Gammone.
Il maestro Pino Lioy ci ha spiegato brevemente le origini di questo concerto a Venosa: “L’idea è nata vent’anni fa, quando l’Abbazia della S.S. Trinità era ancora in fase di ristrutturazione, pertanto i primi anni si è realizzato in altre chiese con l’obiettivo di coinvolgere tutti i pellegrini”. Questa tradizione è poi continuata con intento fideistico fino a quando, con la chiusura dei cantieri, e la riapertura dell’Abbazia. Il concerto si è svolto all’interno di questa incantevole cornice alle spalle della quale si erge l’immagine sacra dell’Uno che racchiude e sprigiona in sé la Molteplicità, che regge il mondo intero e irraggia il Cosmo nella sua enigmatica essenza di Verità.
Il mistero della Trinità si affianca a un’altra figura importante quella del madrigalista Carlo Gesualdo a cui si congiunge una osmosi mista di diverse e culture religiose che si frappongono tra canti armeni, canti ecclesiali e musica corale profana. Questa è stata l’apoteosi finale di una programmazione liturgica, concelebrata dall’Ordine dei Trinitari e dai suoi confratelli.