Nella settimana dal 12 al 17 maggio in tutte le Università italiane si è svolta l’iniziativa Unipertutti, nata dal bisogno di ricordare e sottolineare che l’Università è un bene comune, necessario e fondamentale per garantire la crescita e lo sviluppo nel nostro Paese. Bisogno che non deve assolutamente essere visto come una spesa costosa e superflua a cui fare dei tagli, come se la situazione critica in cui ci troviamo potesse essere risolta facendo unicamente drastici tagli all’istruzione!
L’idea, nata da Massimiliano Tabusi, è quella di invitare i cittadini a (ri)scoprire la loro Università per conoscere e vedere direttamente con i propri occhi cos’è l’Università pubblica, la ricerca e lo sviluppo, assistendo alle lezioni, visitando i laboratori, le biblioteche e le varie strutture presenti.
Questo progetto è stato ben accolto anche dai docenti del Disu (Dipartimento di scienze umane) dell’Università degli Studi della Basilicata i quali hanno tenuto presso l’Aula Magna in via Nazario Sauro un seminario volto a far comprende come l’Università sia un bene comune, fondamentale.
L’ obiettivo prefissato dai docenti che hanno aderito a questo seminario è quello di sensibilizzare tutti verso il mondo universitario in un momento in cui l’Università pubblica vive una profonda crisi finanziaria e di credibilità che ha messo in difficoltà il funzionamento di tante università in Italia e impegna l’Università a far fronte alle problematiche non solo riguardanti i finanziamenti ma anche alle difficoltà dovute alla diminuzione del corpo docente, del personale e del numero degli iscritti.
Attraverso questo seminario i docenti P. A. Masullo, M. C. Monaco, P. Frascolla, A. Corcella, P. Del Puente, F. Delle Donne, oltre a far conoscere la situazione delle università italiane, vogliono far conoscere il lavoro che svolgono presso l’Ateneo coinvolgendo non solo gli studenti ma chiunque abbia voglia di conoscere.
Lo slogan di questo incontro “Dal passato …il futuro. Adesso: DISU x TUTTI” è stato creato per sottolineare che nel Dipartimento di Scienze Umane si svolgono corsi che coprono un arco temporale molto ampio, dagli studi classici al mondo antico, dagli studi storici che vanno dal mondo medievale all’età contemporanea, agli studi filosofici, giuridici, linguistici e letterari che accompagnano la formazione verso il futuro dei giovani universitari. I docenti coinvolti, attraverso l’esposizione di brevi relazioni sulle loro materie di studio, hanno delineato un percorso che serve a segnare tappe significative degli studi che si svolgono nella nostra università e che segna il cammino delle nostra tradizione culturale europea e occidentale.
L’Università Pubblica è un patrimonio di tutti ed ha un costo non indifferente per la collettività ma ciò non può giustificare che l’Italia occupi il 32° posto su 37 paesi considerati nella scala di investimento per le Università rispetto alla media europea.
Sarebbe dunque necessario aumentare gli investimenti per le Università in modo da potenziare questa risorsa ma proprio nelle ultime settimane il Parlamento ha approvato interventi di legge il cui unico scopo è tagliare ulteriormente le già scarse risorse all’istruzione universitaria e come da tempo denunciano le varie organizzazioni universitarie questo tipo di intervento non porterà altro che alla chiusura dei piccoli Atenei. Chissà se questa iniziativa potrà far cambiare opinione a tutti coloro che considerano l’Università un peso per l’economia piuttosto che un tesoro per la cultura.