Dario De Luca è il candidato Sindaco della città di Potenza per la coalizione composta da Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia e la lista civica “De Luca Sindaco”. Tra le sue proposte la riduzione delle tasse per chi fitta agli studenti fuori sede nel centro storico.
Potenza capoluogo lucano. Cosa c’è e cosa manca in città?
Potenza è il capoluogo della nostra Regione ed è, di conseguenza, sede degli uffici statali, regionali e provinciali, oltre che delle Scuole di ogni ordine e grado, dell’Università della Basilicata, del Conservatorio musicale, di Musei e di Biblioteche. È anche sede dell’Ospedale San Carlo, dell’Arcidiocesi di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo. Nonostante sia una piccola città, svolge quindi una funzione importante. Vi è il centro storico, quasi integralmente recuperato dopo il terremoto del 1980, e vi sono numerosi quartieri residenziali semi-periferici e periferici, oltre ad alcune zone di espansione commerciale e terziaria. È, infine, presente un’area industriale, che si sviluppa lungo il corso del fiume Basento e che, nel corso del tempo, ha sempre di più perso la sua connotazione industriale per trasformarsi in una zona prevalentemente commerciale.
Potenza manca di un ordinato sistema di viabilità stradale interna, essendo i nuovi quartieri collegati fra di loro in maniera disordinata e contorta. Ciò dipende dal fatto che lo sviluppo urbanistico della città non è stato preceduto dalla realizzazione del sistema stradale, che è stato realizzato quasi sempre a posteriori, adattandolo alle esigenze. Per i parchi esistenti manca una adeguata manutenzione. Fra le principali carenze della città, vi è la scarsità di strutture per il tempo libero (cinema, teatri, circoli ricreativi e culturali) e di strutture per lo sport (campi di calcio e di atletica, palestre, piscine), per cui sono scarse le opportunità di svago e di sport per le giovani generazioni. Potenza manca di una adeguata offerta di inserimento ed integrazione per gli studenti universitari fuori sede che, mentre per le altre città universitarie costituiscono una importante risorsa, anche di tipo economico, per Potenza sono quasi un “corpo estraneo”, come d’altronde lo è la stessa Università.
Il primo provvedimento se diventasse Sindaco?
Il mio primo provvedimento riguarderebbe il trasferimento dell’Ufficio Anagrafe in Piazza del Sedile, lì dove c’è la sede dei Gruppi consiliari del Comune, dove tale ufficio era già presente negli anni ’60-’80. Sarebbe solo il primo passo per ridare vita al nostro Centro storico.
Centro storico, trasporti, edilizia, rifiuti. Mi indica una priorità e il modo in cui affrontarla?
Il Centro storico di Potenza sta attraversando il periodo più critico della sua esistenza. Si è progressivamente svuotato di funzioni e di abitanti ed è praticamente semivuoto. I commercianti di questa zona stanno subendo la crisi economica nazionale, con l’aggravante determinata da questo spopolamento. Molti hanno già chiuso la loro attività ed altri sono in procinto di farlo. Bisogna intervenire per bloccare questa emorragia di attività con prontezza e determinazione.
I primi provvedimenti che l’Amministrazione comunale dovrà adottare sono i seguenti: abolire la ZTL; riportare gli autobus in Piazza del Sedile; trasferire l’Ufficio Anagrafe in Piazza del Sedile; istituire uno sportello del Comune nel Palazzo di Città di Piazza del Sedile, in modo che il cittadino possa svolgere gran parte delle pratiche di suo interesse, senza doversi necessariamente recare presso le sedi periferiche del Comune; istituire, in accordo con l’Università della Basilicata, uno sportello informativo/dispositivo per gli studenti, in modo che questi possano da quisvolgere gran parte delle loro pratiche amministrative; prevedere una consistente riduzione dei tributi comunali per i proprietari degli immobili vuoti del Centro storico, che decidano di locarli agli studenti universitari fuori sede, sulla base di tariffe concordate con l’Amministrazione comunale.
Città e cittadini smart, rientrano queste tematiche nella sua visione urbana?
Ritengo che l’Agenda digitale comunale costituisca una priorità da affrontare in tempi brevi. Bisogna raccogliere la sfida lanciata nel 2011 dalla Commissione Europea con l’iniziativa “Smart Cities&Communities”, in modo da avere quanto prima una città che, nel rispetto dell’ambiente, sia capace di produrre alta tecnologia, ridurre i consumi energetici degli edifici, promuovere trasporti puliti e migliorare in generale la qualità della vita dei suoi abitanti, all’insegna delle basse emissioni di anidride carbonica. Una città intelligente riesce a spendere meno e meglio senza abbassare la quantità e la qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese.
A un giovane direbbe: resta a Potenza perché oppure vai via perché?
Il giovane decide di restare o di andare via in base alla disponibilità di lavoro. Io vorrei che i giovani che lo desiderano rimanessero tutti: sono loro la nostra ricchezza ed il nostro futuro. Mi rendo conto che anni ed anni di politiche regionali dissennate, di investimenti inutili ed infruttuosi, di politiche clientelari ed affaristiche, di vero e proprio sperpero del denaro pubblico, hanno determinato una grave situazione di sottosviluppo. Se le ingenti quantità di denaro affluite nel tempo sul nostro Territorio e provenienti dalla Comunità Europea, dallo Stato e da altre fonti, fra le quali le famose “royalties” del petrolio, fossero state spese nell’interesse comune, oggi vivremmo una fase di sviluppo ed i nostri giovani avrebbero la possibilità di lavorare qui. Invece, ogni anno 2.500 giovani lasciano la Basilicata per andare a lavorare al Nord o all’estero e questo fenomeno di grave decrescita demografica sta depauperando il tessuto economico e sociale della nostra Terra. È per questo che bisogna reagire e sostituire una classe politica e dirigenziale assolutamente insufficiente ed incapace, ove non peggio.