Una città ecologica, solidale e a dimensione d’uomo. Sono queste le peculiarità urbane del candidato Sindaco di Potenza per Liberiamo LA BASILICATA, Giuseppe Di Bello. I cittadini? Lui li chiama esploratori.
Potenza capoluogo lucano. Cosa c’è e cosa manca in città? (non ha risposto)
Il primo provvedimento se diventasse Sindaco?
Di sicuro una task force sul lavoro. Il tema lavoro è estremamente importante per qualsiasi comunità. La città di Potenza, e chi sarà chiamata ad amministrarla, non può sottrarsi a questo argomento con frasi tipo non rientra nei compiti di un Comune. Il Comune è parte attiva ed è chiamata in causa su tutti i piani regionali e nazionali che attengono la sfera del lavoro, quello vero, non precario, che consente ai giovani di vedere in modo diverso il proprio avvenire. Affrontare in modo serio l’argomento Ecologia significa produrre Economia con la E maiuscola perché apre a una serie di attività e voci di finanziamento di cui la città di Potenza non può fare a meno. Un argomento di cui nei prossimi anni grazie a Liberiamo LA BASILICATA sentirete parlare sempre più spesso, accrescendo al contempo la qualità della vita e il piacere di vivere in un ambiente più a misura d’uomo. Sono diverse le fonti di finanziamento a cui si può accedere; occorre, però, riappropriarsi dei servizi pubblici in un’ottica solidaristica del lavoro dove il profitto resti sul territorio comunale e sia reinvestito dalla collettività per la collettività. Inoltre, imprese a Km zero, produzioni agricole locali, cooperative in co-partecipazione con la macchina amministrativa. Bastano poche operazioni ben curate nella progettazione affinché la redistribuzione parta dal basso.
Centro storico, trasporti, edilizia, rifiuti. Mi indica una priorità e il modo in cui affrontarla?
L’immediata realizzazione della Scala Mobile (già finanziata) che collega il Polo Universitario di Macchia Romana con il centro storico con uscita in Via Vescovado, e un sistema di mega silos ubicati alle spalle dell’edificio di Via Cavour, una importante opera di collegamento. I trasporti pubblici vanno ridisegnati completamente sia per le corse sia per i mezzi. Noi riteniamo che i mezzi pubblici debbano essere tutti ecologici a metano, di ridotte dimensioni e che coprano l’intero territorio. Relativamente ai rifiuti bisogna puntare alla gestione diretta non più delegata a privati. La ragione è semplice: l’esternalizzazione del servizio è servito solo alla triplicazione dei costi. Occorre, invece, puntare al concetto rifiuti zero. Il rifiuto è materia prima seconda, puntiamo all’80% di raccolta differenziata. Nel settore dei rifiuti la gestione deve essere diretta e pubblica. Non prevediamo nessun intervento di privati neppure per piattaforme e stoccaggi provvisori. Un sistema misto pubblico privato oggettivamente ha creato ingenti sprechi di risorse pubbliche finiti poi per gravare sui cittadini attraverso l’aumento delle tasse senza alcun beneficio. Anzi recenti inchieste scaturite in arresti e rinvii a giudizio hanno dimostrato che era solo un saccheggio di risorse pubbliche.
Città e cittadini smart, rientrano queste tematiche nella sua visione urbana?
Al primo punto del programma di Liberiamo LA BASILICATA vi è la democrazia partecipata attraverso la rete. Abbiamo bisogno di cittadini attivi e intendiamo assecondare le loro peculiarità per far crescere insieme la città a misura d’uomo. Gli esploratori sono i cittadini che scoprono e definiscono i problemi emergenti ed esistenti. Sono esploratori quei cittadini che contribuiscono ed analizzano i dati sanitari, la mobilità dei disabili, e l’eliminazione delle barriere architettoniche, i dati scolastici, quelli che analizzano il male di vivere (Potenza è risultata la città più triste d’Italia e lo dimostrano i suicidi tra i giovani e giovanissimi). Gli esploratori sensibili alle tematiche ambientali per identificare insieme i problemi conosciuti solo in parte dalla collettività. Abbiamo bisogno dei cittadini ideatori che ci aiuteranno a trovare nuove soluzioni. I cittadini designer che possono aiutarci nella realizzazione condivisa di parcheggi, aree destinate a verde pubblico, di cui c’è tanto bisogno in una città che negli ultimi anni ha visto solo la proliferazione di palazzoni senza un’anima e senza punti di aggregazione veri. Abbiamo bisogno dei cittadini che una volta prese decisioni importanti si facciano promotori della diffusione, partecipino all’adozione dei provvedimenti e ne facilitino la conoscenza.
A un giovane direbbe: resta a Potenza perché oppure vai via perché?
Su questo punto sono molto sintetico la mia risposta è resta. Il motivo è semplice direi a quel giovane il clima sta cambiando. Non è più solo parlare ma ascoltare le esigenze di tutti a partire dalle esigenze dei giovani. Non gli direi stai li a guardare che stiamo facendo gli direi piuttosto vieni e renditi partecipe con noi del cambiamento.