Con due giornate d’anticipo, per effetto di uno scarto matematicamente irraggiungibile da parte delle dirette inseguitrici, il Melfi si aggiudica l’accesso meritato al prossimo Campionato di Terza Serie Nazionale, al termine di un match strepitoso che rimarrà impresso nella memoria di tutti i tifosi melfitani ed amanti del calcio lucano.
Contro l’Ischia il passivo al 90’ è di 1-0 per i gialloverdi. È Kastriot Dermaku l’uomo della svolta che, pochi istanti prima della mezzora del secondo tempo di una partita molto ben giocata da entrambe le squadre, dimostratesi inevitabilmente molto prudenti data l’elevatissima posta in palio, spedisce di testa alle spalle di Mennella il gol che vale la Storia. Il punto più alto mai raggiunto prima dal Melfi.
Tantissima euforia da parte di tutti a fine gara. I campani si sono uniti alla festa, avendo anch’essi certificato la permanenza in Lega Pro unica in virtù degli stessi risultati che hanno portato il Melfi in paradiso. Fino a ieri la C(1) era solo un sogno, una canzone, una fantasia. Al dolcissimo triplice fischio del signor Mainardi di Bergamo invece, è divenuta realtà, storia. Un traguardo epocale per Melfi e per tutta la Basilicata.
Immensa la gioia di un Valerio in estasi per una festa improvvisata che, passando per gli spogliatoi, è continuata poi per le strade della città. È stata una festa molto sentite, anche se da alcuni inattesa -pochi si aspettavano, difatti, che alla concomitante vittoria del Melfi si aggiungesse la débacle del Sorrento ed il pari del Tuttocuoio, risultati, questi ultimi, che hanno sancito il coronamento di un sogno – allo stesso tempo è stata la vittoria di tutti quelli che ci hanno sempre creduto.
Ieri si è scritto una pagina memorabile, storica appunto, di un’intera comunità, quella melfitana, “che vuol alzare la testa verso chi cerca di non far crescere questo territorio e di indebolire il nostro paese – dice il presidente Maglione – oltre a rappresentare la voglia di reagire e di riscatto verso le ingiustizie ed i problemi a cui si è sottoposti, quella di ieri vuol esser la vittoria di un’intera Regione, che intende farsi sentire dai più ricchi – prosegue il Patron dei gialloverdi – iniziando proprio dal calcio e proseguendo, ce lo si augura, con altre situazioni di sviluppo, economico e sociale dell’intero territorio”.
Intanto la Festa è solamente rimandata, in termini di celebrazioni e coreografie si intende; l’appuntamento è, ancora una volta, per il 4 maggio (il 4 maggio 2003 il Melfi fu promosso in serie C2 ndr.) al Valerio, per metter la firma su quest’altra nuova stupenda pagina di Storia.