SolEthEn, la prima start up lucana iscritta nel registro delle imprese innovative

SolEthEnÈ passato poco più di un anno da quando Paola Curci, Michele Giordano e Pasquale Molinari hanno costituito SolEthEn, la prima impresa lucana iscritta nella registro delle Camere di Commercio dedicato alle start up innovative. Per primi in Basilicata, hanno trasformato la loro idea d’impresa in società, affrontando un percorso difficile, ma pieno di soddisfazioni.

Tre giovani ingegneri potentini che decidono di tornare in Basilicata. Com’è nata la voglia di fare impresa?

Probabilmente in noi – racconta Paola – c’è sempre stata una predisposizione naturale a intraprendere un cammino del genere e poi, casualmente, ci siamo trovati a dover fare una scelta di vita. Ci siamo calati, per gioco, nelle vesti di imprenditori per capire se potevamo investire sulle nostre competenze e… piano piano ci siamo resi conto che la cosa reggeva! Certo, soprattutto all’inizio l’accesso al credito era impossibile, i bandi ministeriali anche quelli inaccessibili senza una base di capitale minima, poi ci siamo rivolti all’incubatore di Basilicata Innovazione: ci è sembrata una buona soluzione per cominciare.

Che significato ha il nome della vostra azienda e perché fare impresa in Basilicata?

I giovani che rimangono in questa regione, o che decidono di tornare, hanno un dovere verso il territorio: valorizzarlo mettendo a disposizione la formazione acquisita. Il nome della nostra azienda rispecchia l’idealismo che ci ha mosso:  SolEthEn – Soluzioni per un’ingegneria etica. A sentimento significa che vogliamo contribuire allo sviluppo di questo territorio, ma non solo: “ingegneria etica” è intesa anche come approccio rigoroso alla materia che si affida ad evidenze matematiche e ci permette di dare un riscontro scientifico alle casistiche affrontate.

In cosa consiste la vostra attività?

Forniamo servizi di consulenza all’industria e alle pubbliche amministrazioni per l’analisi e la risoluzione di problemi ingegneristici, sostituendo alle normali metodologie esperienziali, sofisticate tecniche d’indagine virtuale. Facendo un esempio concreto: se un’azienda deve realizzare un prodotto nuovo, deve necessariamente occuparsi della progettazione e della sua prototipazione; il nostro intervento consente di accorciare la fase di sperimentazione fisica mediante procedimenti di simulazione che riducono notevolmente tempi e costi di sperimentazione. Un vantaggio concreto sia per la realizzazione di oggetti tecnologicamente sofisticati, che per quelli a medio e basso contenuto tecnologico.

A quali settori si rivolge la vostra attività?

Per la nostra formazione ci rivolgiamo prevalentemente al settore meccanico, manifatturiero ed elettronico, ma la modellazione matematica e l’analisi statistica possono essere applicate a qualsiasi settore. La fluidodinamica numerica è tutto ciò che compete aria, acqua e fluidi in genere. Ci occupiamo, per esempio, di macchine meccaniche che lavorano immerse in fluidi, però se guardiamo all’ematologia, il sangue che scorre nella carotide è pur esso un fluido, o ancora, i progetti di modellazione urbana per lo smistamento del traffico nelle città, sono anch’essi basati su modelli fluidodinamici. Le nostre metodologie, dunque, possono essere applicate a qualsiasi settore. Proprio questa versatilità ci ha permesso di costruire una rete di relazioni interessantissima che, sono certa, col tempo porterà i suoi frutti.

Come rispondono le aziende del territorio a questa nuova proposta?

Il mercato del nord Italia o quello delle aree legate al mercato dell’aerospazio e della cantieristica navale, per fare solo qualche esempio, sono già più predisposti a questo tipo di strumenti; in Basilicata il mercato è attualmente latente. In generale c’è un atteggiamento un po’ diffidente, ma per fortuna c’è chi è disposto a provare.

A un anno dalla costituzione della vostra srl, potete dire di “avercela fatta”?

Possiamo dire di aver creduto in un progetto che in molti all’inizio non incoraggiavano, giorno dopo giorno, però, abbiamo visto crescere qualcosa. Speriamo, col tempo, di diventare multisettoriali, coinvolgere nelle nostre attività diverse competenze, integrare esperienze e capacità professionali, rafforzare processi di innovazione delle aziende locali, sfruttando al meglio le potenzialità proprie del territorio…perché anche qui in Basilicata si possono costruire cose interessanti!

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