Con tutta probabilità non riuscirà neanche quest’anno il salto in Prima Categoria, ma l’obiettivo primario dell’A.S.D. Viggianello non è certo tra questi. La compagine del Pollino persegue principalmente un altro scopo: quello di essere una grande famiglia dentro e fuori dal campo. Ciò è un marchio di fabbrica a cui qualsiasi tesserato deve attenersi.
Questo significa che viene rivolta massima attenzione ai nuovi possibili ingressi i quali, però, prima di entrare a far parte del mondo gialloverde devono svolgere un mese di fatica e sudore con il resto del gruppo e dimostrare quanto valgono non tanto dal punto di vista sportivo, bensì comportamentale. Non si tratta, insomma, di forme di sbarramento o di chiusa di porte alle possibili new entry, ma la giovane dirigenza viggianellese non vuole mettere a repentaglio la macchina perfetta creata sin dal 2009.
Serietà, disciplina, rispetto verso il prossimo e presenza costante agli allenamenti sono i cardini a cui tutti devono attenersi, vecchi e nuovi. Poche regole, quindi, ma basilari per evitare improvvisazioni, cattiva gestione societaria e rotture del giocattolo. Ovvio, comunque, che il lato sportivo non viene del tutto trascurato.
In questa stagione il Viggianello vanta un organico di tutto rispetto e da vertice e, ad oggi, i risultati, sebbene qualche caduta inaspettata, sono dalla parte della formazione del presidente Caputo Vincenzo. Un inizio scoppiettante con tre vittorie in altrettante gare con ben 14 reti fatte.
L’articolo completo sarà disponibile sul prossimo numero del Lucano Magazine