Il Lucano Magazine vuole conoscere e seguire il lavoro degli assessori della Giunta che si appresta ad affrontare con i suoi interventi, e con l’attenzione dei Partiti, i problemi della Regione. Il secondo di questi incontri è con il neo Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata.
La Basilicata, il cui destino sembra, ancora, quello dell’emigrazione, si spopola. Come affrontare il problema?
Prima per la povertà, oggi malgrado il processo di industrializzazione, nei paesi molte case sono vuote. L’abbandono, oggi, è causato dalla impreparazione della classe dirigente. Le zone povere della Spagna o del Portogallo hanno saputo risorgere e svilupparsi, utilizzando al meglio i Fondi Europei. Viceversa, da noi i soldi non investiti devono essere restituiti o vengono spesi male. E’ come se ci fosse una cultura ghettizzata della classe dirigente, chiusa nel mondo lucano, non aperta a vedere ciò che succede in Italia e fuori. La Basilicata con l’agricoltura e i suoi paesaggi avrebbe potuto avere una strategia incentivando il turismo, attirando innanzitutto gli italiani nel mondo che avrebbero potuto essere soggetti attivi di sviluppo e che, invece, vanno in altri paesi.
Cosa è mancato?
E’ mancata in vari settori una politica che promuovesse attrazione turistica. In Svizzera hanno saputo investire sul territorio. Noi siamo solo 600 mila lucani, è incredibile che non siamo stati capaci di dare lavoro a 200/250 mila persone. Negli incontri con le organizzazioni agricole, da quello all’Università ad altri nei territori, si avverte che le organizzazioni professionali agricole non hanno saputo informare sui Fondi e come utilizzarli. C’è una mancanza a livello di informazione anche per ignoranza dell’inglese. Intanto bisogna sapere che tutte le decisioni sono prese a Bruxelles e non possono essere erogati fondi a rivoli per progetti inefficaci; c’è una massa enorme di informazioni dall’Europa che non vengono veicolate. Anche per la distribuzione dei Fondi strutturali il clientelismo ha avuto un ruolo negativo. La politica avrebbe dovuto salvaguardare gli interessi generali, non si possono sovvenzionare i singoli per un voto.
L’articolo completo sarà disponibile sul prossimo numero del Lucano Magazine