“Zio Angelo e i tempi moderni”, racconta con ironia le contraddizioni della modernità, vista con gli occhi di un pensionato ottantenne nato e cresciuto nella zona del Monte di Brienza. “Zio Angelo” Lopardo, classe 1926, si trova ad assistere con stupore all’arrivo della tecnologia nella sua terra e alle reazioni che pale eoliche, telefonini, internet e digitale terrestre hanno sui suoi concittadini. Come un moderno Don Chisciotte, Zio Angelo cercherà a suo modo di combattere il nuovo che inesorabile avanza. In uscita dal 6 febbraio, la pellicola, con la regia di Daniele Chiariello, prodotta dalla Zork digital planet e distribuita dalla Cinemo’, è stata girata con attori non professionisti tra Campania e Basilicata, nei comuni di Brienza, Buccino, Polla, Ricigliano, Pontecagnano, Salerno e tanti altri.
Il film è un omaggio alla cultura della Basilicata. Il regista, infatti, prosegue: ”Zio Angelo e i tempi moderni è girato in gran parte in Basilicata ed è incentrato sulla storia e la cultura lucana. Il protagonista è quasi un’icona della lucanità, quella più vera e genuina. Gli altri attori sono tutti non professionisti, ma di grande carisma. Non a caso, nel 2012 abbiamo ricevuto il Premio Rossellini perché il nostro film è una produzione “neorealista”. Nella nostra pellicola è tutto vero, anche se alcuni episodi sembrano surreali”.