Si tratta di una questione che vede tutti coinvolti, dal momento che ognuno di noi è integrato in una famiglia. E’ in essa che si pongono le fondamenta dell’educazione, ma ciò non è tanto semplice da attuare, poiché vengono spesso a subentrare problemi d’incomprensione derivanti dalle differenze generazionali tra genitori e figli, dalla mancanza di dialogo o dalla scarsità di tempo di cui normalmente i genitori dispongono.
Di conseguenza, per molti ragazzi la scuola assolve il compito di
educatrice, oltre che di istruttrice. Per altri (forse la maggioranza) sono gli amici il rifugio dai problemi familiari, perché con loro ci si diverte e non si pensa ai conflitti. Si entra, così, in una specie di simbiosi con i propri simili e si concepisce un nuovo modo di vivere. Ciò si manifesta nel dialogo costruttivo, oppure nel rifugio nell’alcool e nelle droghe (problema da sempre esistito).
E’ innegabile che anche un’eccessiva differenza d’età rappresenti un ulteriore ostacolo tra i membri della famiglia, ma ciò non toglie che, se saputa sfruttare, essa possa trasformarsi in un’occasione per
apprendere molte cose utili.
Non bisogna oltretutto dimenticare che la TV, con la sua vasta gamma di contenuti, può costituire, in particolar modo in questo periodo, un grosso ostacolo. Infatti, una buona metà dei suoi programmi non fa altro che attirare inutilmente le attenzioni del ragazzo, intrappolandolo in una visione irreale della vita, grazie ad una proposta di facile acquisizione, ma di scarso valore istruttivo. Tutto ciò finisce per sostituirsi al saggio insegnamento del genitore e comporta una perdita di tempo che potrebbe essere impiegato più dignitosamente con la
lettura di un libro, o con una discussione tra amici. Lo stesso discorso vale per i computers ed i videogames.
In conclusione, credo che si debba cercare di formare nel nucleo familiare le condizioni necessarie per una maggiore comprensione reciproca. Solo coìs si potrà convivere serenamente e sviluppare al meglio le proprie potenzialità.
A questo punto, dovrebbe partire in noi quell’imput necessario per dare una svolta decisiva al nostro modo di vivere. Basta solo un po’ di buona volontà, come del resto in ogni altra cosa.