«I legumi che si producono in Basilicata, – quali fagiuoli, lenticchie, ceci, ecc.. – sono rinomatissimi per la facile e completa cottura, per il gusto squisito».
Con questa semplice ma efficace espressione la Rivista Illustrata sintetizzava, nel numero speciale (77-78) sulla Basilicata del 25 ottobre 1906, i caratteri e la bontà dei campioni di legumi lucani presentati all’Esposizione Internazionale di Milano, inaugurata all’epoca in occasione dell’apertura del traforo del Sempione.
A distanza di oltre un secolo da questi lusinghieri riconoscimenti, gli indiscutibili pregi dei legumi lucani rimangono intatti, anche se, ai tempi nostri, essi vanno ormai ad identificare le qualità dei soli fagiuoli, i variegati semi che arrivarono in Europa subito dopo la scoperta dell’America e trovarono degli entusiasti estimatori e convinti divulgatori nella dotta Firenze medicea.
Sono, infatti, la rapidità di cottura (cuociono a prim’acqua) e la delicatezza del gusto che portano il consumatore a ritrovare nei fagioli “americani” coltivati in Basilicata aspetti tangibili che li rendono indiscutibilmente diversi da quelli provenienti da altre zone.
L’articolo completo è disponibile sul Lucano Magazine di Dicembre