Together Onlus, l’associazione potentina dal 2005 impegnata nel Paese dei Cedri con il progetto LibanItaly, la prossima settimana darà il via a “Sorrisi per la pace 2013”. Una colonia destinata ai bambini siriani profughi in Libano, con la collaborazione della Diocesi maronita di Baalbek, nella Valle della Bekaa (al confine con la Siria). I volontari della Together Onlus ospiteranno per una settimana un centinaio di ragazzini fuggiti dalla guerra che da oltre due anni sta insanguinando la Siria.
Gli animatori promuoveranno i concetti di pace, convivenza pacifica, tolleranza. Alla Colonia parteciperanno anche i ragazzini libanesi che si interfacceranno con i coetanei siriani, nello spirito di confronto, crescita e convivenza.
Arrivata alla terza edizione, “Sorrisi per la pace 2013” è l’occasione per Together Onlus di proseguire nel progetto umanitario LibanItaly attivo dal 2005 che ha interessato le aree più depresse del Libano.
Quest’anno l’attenzione della Onlus potentina si è posata sulla tragedia umanitaria in atto sull’altra sponda del Mediterraneo. Sono quasi un milione i profughi siriani attualmente fuggiti in Libano per cercare riparo dalle bombe e dalle violenze che contrappongono il regime di Assad ai miliziani dell’opposizione.
Grazie al partner Panathlon International (Club service presente in tutto il mondo e ispirato al concetto di fair-play nello sport), all’impegno del suo presidente Giacomo Santini e alle royalties del libro di Nello Rega e Raffaele Gerardi Diversi e divisi, Together Onlus negli ultimi mesi ha intensificato l’attività di sensibilizzazione in tutta Italia a favore di Sorrisi per la pace.
“Quella di quest’anno è la sfida più difficile nella storia di Together Onlus. Ogni giorno nella zona dove si svolgerà la Colonia si abbatte la furia della battaglia in atto in Siria. Siamo ad una decina di chilometri dal confine siriano. Qui la ferocia delle atrocità si è abbattuta senza risparmiare vittime e drammi umanitari”, ha detto il presidente di Together Onlus, Nello Rega. “Nonostante le difficoltà logistiche e la tensione che si respira in tutta l’area, saremo lì. Abbiamo scelto di dare un sostegno concreto a chi soffre e a chi sogna da sempre una vita di pace e di speranze. Non potevamo tirarci indietro di fronte ad una tragedia che dista solo 3 ore e mezza di aereo da noi. Saremo lì con la voglia di dare un contributo, di regalare ‘sorrisi’ e possibilità di un futuro migliore”.
Sorrisi per la pace negli scorsi anni ha interessato l’Oratorio salesiano di Houssoun, a nord di Beirut. Qui sono state donate attrezzature multimediali, sportive e ludiche.