E così, tra uno scrutinio e l’altro, il cuore italico torna a battere. I grandi elettori votano, a Camere riunite, il presidente della Repubblica. C’è anche una fibrillazione lucana che tiene con il fiato sospeso i cittadini di Basilicata. La grande curiosità, nel seguire la vicenda nazionale, è determinata dalla partecipazione della pattuglia lucana a queste elezioni di portata storica. Di questo gruppo, oltre al senatore Filippo Bubbico ed al giovane Roberto Speranza, ci sono anche i due “cittadini”, neo eletti del Movimento 5 Stelle, Mirella Liuzzi, alla Camera, e Vito Petrocelli al Senato e gli elettori prescelti dalla Regione. In queste ore di attesa, per l’esito elettorale, e d’incertezza, per le sorti politiche della Repubblica sfilano i grandi elettori lucani, bucando il teleschermo. Nelle ultime ore ha fatto scalpore la rivolta interna scatenata dagli iscritti al Pd, delusi dalla scelta del proprio partito di candidare Franco Marini al Quirinale e, soprattutto, per la dilaniante spaccatura manifestata con un voto incoerente rispetto alla linea assunta. Questa volta a ribollire, dalla base, è il popolo delle primarie. Lo stesso di cui si era vantato Pierluigi Bersani, prima di affrontare la competizione elettorale del febbraio scorso. Intanto, oltre il teleschermo, le parabole lucane captano un inequivocabile segnale, in chiaro, di cambiamento. Nelle stanze della politica regionale le grandi manovre sono già iniziate. Accanto a chi ha sposato nettamente il nuovo, ci sono pure i politici “ricicloni”, pronti a salire sul carro dei vincitori di turno. In ogni caso, occorre far presto, perché gli elettori di Basilicata hanno già impugnato il telecomando.