Sarà visitabile fino a giovedì 14 giugno la personale di pittura “Il tratto della memoria” di Ernesto Santaniello, inaugurata lo scorso 15 maggio a Potenza presso la redazione della rivista “In Arte Multiversi”. Nel corso del mese di apertura la mostra ha registrato una grande partecipazione di pubblico e sollecitato viva curiosità in quanti hanno voluto ammirare le opere dell’artista campano, di ritorno a Potenza dopo la collettiva “Caravaggio. La Luce del Genio. Artisti a confronto”, svoltasi nel 2011 nella sala mostre della Biblioteca Nazionale.
La produzione pittorica di Santaniello si distingue per la raffinatezza dello stile, che tende al moderno, pur elaborando un linguaggio che affonda le radici nella storia dell’arte. Nelle sue opere spiccano la perizia tecnica, seppure mai esasperata, l’armonia estetica e la vitalità creativa. Spesso ritorna il tema delle forme artistiche classiche: corpi scultorei si stagliano su fondi scuri, a tratti infuocati. Nettuno, Proserpina, Afrodite e la mitologia tutta rivivono nelle tele una nuova stagione, non come foto perfette scattate in un museo, ma come messaggeri di una tradizione che non va rinchiusa in una teca.
Santaniello ama, inoltre, rivisitare le grandi opere del passato, con un occhio particolare a quelle del Caravaggio. La rielaborazione dei capolavori del maestro lombardo avviene cogliendo i momenti salienti delle azioni e caricandoli di significato attraverso una pietrificazione in atto dei personaggi che costituiscono la scena. In questo modo i gesti vengono fissati, sono come l’inizio di un’immortalità di quelle azioni, quasi a scolpirle nella pietra, come solo la scultura sarebbe in grado di fare.