Si è appena conclusa a Potenza la 4a edizione della puntuale rassegna cinematografica L’Oro del Cinema che ogni primavera propone una lista di film d’autore che, per ovvi motivi legati alle logiche di distribuzione cinematografiche, non raggiungono facilmente le sale lucane. Un’ottima occasione per chi non vuole rinunciare al piacere della visione filmica di qualità sul grande schermo.
Per questa edizione L’oro del Cinema, questo il nome della rassegna, ha proposto un’accurata selezione di film d’autore candidati per diversi festival e competizioni cinematografiche internazionali. Il primo è The Artist, capolavoro indiscusso del 2011 e vincitore, tra cinque statuette e altri riconoscimenti, del premio come Miglior Film. Una pellicola in bianco e nero, “un film muto per il quale non servono parole”, commenta Valerio Caprara.
E’ stata poi la volta di Cesare non deve morire dei fratelli Taviani, Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino. Un film che racconta con grande poesia e pathos i pensieri e la vita dei detenuti del carcere di Rebibbia attraverso i versi di Giulio Cesare. La valenza etica e sociale del film è stata poi seguita dal terzo dei cinque film proposti dalla rassegna: la commedia ironica, surreale ma allo stesso tempo amara, Cosa piove dal cielo, film che si è guadagnato al Festival di Roma il Marc’Aurelio e il Premio del Pubblico e che racconta una storia di solitudine umana e di integrazione sociale risolta attraverso le dinamiche imprevedibili, e alle volte salvifiche, della quotidianità che scrive il nostro destino.
La rassegna si è poi conclusa al femminile con il film Una separazione, pellicola iraniana vincitrice dell’Oscar 2012 come Miglior Film Straniero e già reduce da diversi riconoscimenti e grandi consensi al Festival di Berlino che racconta la vita e le storie di alcune donne dell’Iran dei nostri giorni, e il film Albert Nobbs, trasposizione cinematografica dell’omonima piece teatrale, che vede una impeccabile, manco a dirlo, Glenn Close nei panni del protagonista: il migliore dei camerieri di in un albergo di Dublino che nasconde però un segreto…
Insomma, chi si è lasciato coinvolgere dalla rassegna ne è rimasto sicuramente soddisfatto. Per tutti coloro che invece non hanno avuto occasione di parteciparvi, un ottimo suggerimento di titoli che varrà sempre la pena vedere, anche comodamente seduti sulla poltrona di casa.