Anche questa volta l’allegra e colorata carovana di Arcobalonia ha riportato un clamoroso successo. Dopo essere stata a San Costantino Albanese, a San Mauro, ad Oppido Lucano e a Castelluccio Superiore, quest’anno è approdata a Ripacandida con il suo carico di gioiosa vivacità.
Organizzata dalla scuole di ispirazione cristiana aderenti alla FISM (Federazione italiana Scuole Materne) di Basilicata, Arcobalonia ogni anno sceglie un paesino dell’entroterra lucano, fra quelli più a rischio spopolamento, per ravvivarne vicoli e piazze facendole conoscere ai tantissimi che per l’occasione arrivano in questi suggestivi borghi da ogni angolo della regione. E’ una filosofia che unisce al divertimento il gusto della riscoperta di luoghi belli ma non sempre noti e che in questo modo saltano alla ribalta divenendo magari mete di turisti futuri.
Per l’edizione 2012 la scelta è caduta su Ripacandida, paese del Vulture di 1600 abitanti, dove opera una scuola materna gestita da suore sorta più di 100 anni fa.
Lo scorso 2 e 3 giugno la cittadina del Vulture ha visto la gioiosa invasione di piccoli festanti che si sono qui riuniti a chiusura dell’anno scolastico.
Circa 1500 persone nella prima giornata tra bambini soprattutto, genitori, maestre e religiose, un “fiume” che ha invaso vari punti del centro storico lungo i quali erano stati allestiti laboratori didattici, mercatini, mostre, attività ludiche, animazione e tanta musica, garantita dalla banda di Rionero e dagli stessi bambini che si sono lanciati in balli scatenati proprio nella piazza principale.
Con il tema “Educare alla buona vita del Vangelo” la manifestazione si è svolta all’insegna della spensieratezza di cui i bambini sono i portavoce per eccellenza desiderosi solamente di poter giocare insieme ad altri.
“Un mondo a misura di bambino è un mondo a misura di tutti” citava il semplice ma significativo slogan di Arcobalonia che traduceva in lettere quanto era illustrato nel suo logo.
Cinque bambini di diverse etnie che si tengono per mano in una piazza circondata da una chiesa, un municipio e una casa. Sopra le loro teste un coloratissimo ed ampio arcobaleno sembra abbracciarli.
Edmondo Soave, presidente della FISM di Basilicata ne ha spiegato il significato che è tutto votato alla generosità e all’altruismo. Valori troppo spesso accantonati dagli adulti chiusi negli egoismi e i particolarismi della loro casa, del loro paese. E invece c’è bisogno di dialogare con gli altri, nella piazza, per scegliere con il raziocinio e il buon senso le azioni per il bene di tutti.
Gli adulti, anche guidati dalla fede, sono chiamati a prendere decisioni e ad agire a favore dei più deboli e indifesi, i bambini appunto, e solo così si può costruire un mondo migliore per tutti. A tale proposito Arcobalonia ha pensato ai bambini terremotati dell’Emilia Romagna promuovendo durante le giornate una raccolta fondi.
La rassegna ha avuto il sostegno dell’Istituto Alberghiero di Melfi che ha preparato gustosissimi pasti. La mattina del 3 giugno due altri momenti hanno impreziosito la manifestazione: la Santa Messacelebrata nel bellissimo Santuario di San Donato da don Vincenzo D’Amato ed animata dalla corale di Acerenza, e la premiazione di “Te lo detto io”, il concorso letterario che chiedeva ai bambini delle scuole materne di inventare una favola e di dettarla ad un adulto per scriverla.
Il regolamento stabiliva che il premio però andasse alla scuola di appartenenza del bambino. E’ così è stato. Ha vinto un pacchetto di libri del valore di 300 euro la scuola “E. Gianturco” di Avigliano con la favola “Diritto al nome”, un racconto che esalta i valori della solidarietà e del vivere insieme. Le favole saranno pubblicate sul sito della FISM.