L’Atletico Potenza è in serie D. La consacrazione è avvenuta ieri a Pietragalla, al termine di un duello a distanza con il Real Metapontino. L’ultima gara del campionato di Eccellenza lucana ha riservato un gustoso finale al pubblico accorso numeroso al Comunale di Pietragalla. Si contavano circa duecento spettatori, nel settore riservato agli ospiti; il numero complessivo di cinquecento persone, per un match che, in ogni caso, decretava la vincente della categoria, da’ la dimensione di un incontro di fine stagione. In campo c’era più di qualche Potenza. Ad iniziare da Mimmo Potenza, il mister dei padroni di casa, che ha allenato anche la Primavera del Potenza di Calluori. E, poi, passando per l’Atletico, il Potenza che ha trionfato, oggi, sino ad arrivare al coro partito dai tifosi rossoblù: “Questo non è il mio Potenza”. Il senso che se ne ricava è che i tifosi potentini, tramortiti dalle delusioni cocenti rimediate nel calcio degli ultimi anni, non abbiano ancora le idee chiare.
Malgrado ciò, l’Atletico ha messo la parola fine sulle cose dette ed anche su quelle taciute. La cronaca della partita, nel primo tempo, è avara di situazioni degne di nota. Si annota solo il legno della traversa scheggiato da una velenosa conclusione di Grassani. Poi, al 37’ l’episodio che sblocca l’incontro. L’arbitro, il signor Longo di Paola, ben piazzato, reputa volontario un fallo di mani di Cillis, appena dentro il limite dell’area. C’è solo un po’ di discussione ma, poi, il direttore di gara fa battere il penalty trasformato da Pierpaolo Di Senso che spiazza Ciriello, mandando in visibilio il popolo rossoblù. Nel secondo tempo l’Atletico s’impone con altre due marcature siglate da Santopietro e ancora da Pierpaolo Di Senso che arrotonda il punteggio e mette in cassaforte la promozione in serie D. Sul tre a zero per gli ospiti, c’è un altro grido che si spegne in gola: è quello del quarto gol, di Sabato, prima assegnato dall’arbitro e, poi, annullato su ammissione dello stesso marcatore potentino. Il resto è pura accademia con i minuti che scorrono lenti e i tifosi pronti a dare inizio alla festa. Al triplice fischio è un tripudio di bandiere rossoblù. Potenza si ritrova in serie D. Domani è un altro giorno.