E’ stato un convegno ad ampio raggio quello organizzato lo scorso 23 marzo a Potenza da Liberascienza. Un momento di incontro che ha dato spazio alle diverse voci di chi in Basilicata si occupa o per professione o per passione della crescita di un territorio che economicamente mostra ancora troppe lacune. Una società quella lucana che aspetta ancora l’agognato salto di qualità che non è impossibile.
Di questo ne è convinta la giovane associazione Liberascienza che da quando si è costituita, nel 2011, sostiene un pensiero innovatore che è alla base di ogni progresso. Pensiero che è già contenuto nel nome “scienza” intesa non come pura branca di studio, ma come metodo che deve muovere liberamente le menti su ogni disciplina sia essa scientifica che umanistica. Perché, sostengono, è solo dalla unione di queste due branche che il Sapere diventa completo e più consono a dare risposte.
La Conoscenza è la sola porta per il progresso. Forti di questo straordinario concetto, i giovani componenti dell’associazione potentina organizzano incontri e seminari in cui forte è l’elemento del confronto e delle proposte. Come l’ultimo dal titolo E=mc2 dove E sta per economia che è il prodotto della Cultura di tutti e per tutti. Questo perché solo se si riesce ad avere la piena e diffusa consapevolezza e fruizione della cultura è possibile far crescere la società intera. E’ quello che l’associazione Liberascienza auspica avvenga presto nella nostra regione.
Il convegno, permettendo l’intervento di più soggetti rappresentanti il mondo dell’associazionismo, della politica, delle imprese e del volontariato sia potentino che materano, ha nuovamente voluto dimostrare quanto sia importante il momento del confronto perché è qui che si generano nuove idee e punti di vista.
Una condivisione che può aiutare a mettere a punto piani strutturali di intervento capaci di incidere sullo sviluppo del territorio nel lungo periodo. Ma bisogna fare presto, unire le energie e, soprattutto, fare rete. A tale proposito, Liberascienza si propone come punto di unione tra queste forze propulsive che in questo modo possono più facilmente dialogare e fare.
La Cultura è infatti concretezza. Dal convegno sono emerse tante proposte: lavorare per il turismo culturale, che valorizzi il nostro patrimonio artistico, architettonico, ed ambientale; sostenere Matera come capitale della cultura 2019; lavorare per una migliore e diffusa informazione e comunicazione; collaborare con l’Università della Basilicata, con le imprese, con gli enti, i cittadini e le associazioni; sostenere la cultura con maggiori trasferimenti e fondi.