Proseguono le polemiche seguite alla decisione assunta dai vertici Rai di sopprimere la terza edizione del Tg regionale di Basilicata. In un comunicato (di seguito riportato) la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione della Stampa di Basilicata, esprimono solidarietà e condividono le azioni di protesta dell’Usig Rai, schierandosi al loro fianco.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione della Stampa di Basilicata esprimono la più convinta solidarietà e partecipazione all’iniziativa dell’Unione sindacale dei giornalisti della Rai. Il comportamento del Direttore della Testata giornalistica regionale, Maccari, che ha modificato il proprio piano editoriale “in corsa” prevedendo la cancellazione della terza edizione del Tg regionale, dando vita ad una nuova trasmissione sul canale Rai News 24, non poteva che avere una dura risposta. Si tratta di una scelta che riduce e devasta l’informazione regionale, punendo gli utenti, snaturando, al tempo stesso, Rai News 24 attaccandone l’autonomia editoriale. La decisione dell’azienda di mantenere “temporaneamente” la terza edizione, evidentemente assunta di fronte al levarsi delle proteste, non è una risposta soddisfacente.
La Fnsi e l’Associazione della Stampa di Basilicata solidarizzano con la decisione dell’Usigrai di invitare i colleghi delle redazioni regionali a ritirare le proprie firme dai servizi quale prima forma di protesta in vista dello sciopero vero e proprio.
E’ sempre più evidente come in Rai vi siano vertici aziendali del tutto inadeguati che sembrano impegnati soprattutto a depotenziare l’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo favorendo, così, di fatto, la concorrenza privata. Non è neppure necessario ricordare che quanto sta accedendo è l’ultimo di una lunga serie di episodi di ridimensionamento della capacità produttiva e di tenuta del servizio pubblico sul mercato radiotelevisivo.
La Rai è un bene culturale ed industriale del Paese. Va difesa. Come ha chiesto il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, è necessario che le istituzioni di garanzia si facciano sentire e valere.
La Fnsi rivolge ai colleghi ed agli stessi utenti del servizio pubblico l’invito a partecipare alle iniziative che saranno programmate in varie località all’insegna della parola d’ordine “Riprendiamoci la Rai”.