L’esito dei referendum di giugno ha ribadito tutta la determinazione del popolo italiano nel voler arginare le intenzioni di chi intendesse scavalcare le prerogative di sovranità che, in base al primo articolo della Costituzione, spettano unicamente al popolo. Tale volontà risulta evidente soprattutto a proposito del referendum che ha riguardato il nucleare, già bocciato nel 1987. In quest’ultima consultazione la nuova bocciatura sembra voler sottolineare la voglia di partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che determinano le sorti della nazione, ricordando a tutti a chi spetta la sovranità.Infatti, dalla prima bocciatura, le centrali nucleari in attività sono state dismesse e non se ne sono costruite di nuove.
Sorte diversa è toccata ad un’altra manifestazione della volontà popolare espressa mediante referendum. Nel 1993, si ricorderà, attraverso un altro referendum il popolo italiano abolì il finanziamento pubblico ai partiti. In pratica, però, poco tempo dopo, esso fu reintrodotto sotto forma di “rimborso elettorale ai partiti politici” mediante una serie di furbeschi passaggi legislativi che hanno vistosamente prevaricato la volontà popolare. Difatti, in estrema sintesi, l’attuale assetto normativo in materia prevede il rimborso di 1 euro per ogni anno di legislatura, rapportato al numero di tutti gli aventi diritto al voto. Occhio! Tutti gli aventi diritto al voto, non soltanto i votanti. Dunque a pagare sono anche coloro i quali il voto non lo esercitano volutamente perché non si riconoscono in nessun partito politico. Costoro non solo non hanno rappresentanza nei vari consessi mediante “seggi vuoti” (che farebbero anche risparmiare sui costi della politica di cui tanto si parla), ma sono costretti a pagare pure per gli occupanti di quei seggi che avrebbero voluto non occupati da nessuno. Inoltre, facendosi beffa del termine “rimborso”, questo meccanismo, secondo alcuni, fa sì che nelle casse dei partiti entrino più soldi di quanti ne spendono per le campagne elettorali.
I partiti politici e alcuni mass media fanno finta di ignorare le giuste rivendicazioni di sovranità dei cittadini, rischiando che, oltre alla “riconsegna” delle chiavi del potere, venga loro richiesta anche la restituzione del maltolto!