La “quattro giorni” di Torino ha permesso di affrontare i temi prioritari del mondo agricolo. Tante le iniziative e straordinaria la partecipazione del pubblico. Le organizzazioni agricole rinnovano l’impegno per un’azione comune a sostegno delle imprese. Significativo il risultato ottenuto dalla “Carta di Matera”: moltissimi i comuni che l’hanno sottoscritta.
Il Presidente della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi ha ricordato l’importanza della “Carta di Matera”, il manifesto programmatico delineato dalla Confederazione per coinvolgere i comuni italiani nella costruzione di “un futuro con più agricoltura”. Un documento firmato anche dal sindaco di Torino, Piero Fassino, proprio nell’ambito della VI Festa nazionale dell’agricoltura.
“Il risultato finora ottenuto dalla ‘Carta’ è di grandissimo valore e soprattutto di riconoscimento delle nostre scelte -ha detto il presidente confederale-. Sono tantissimi gli enti locali che l’hanno già sottoscritta. Su questa strada proseguiremo con incisività, coinvolgendo un numero sempre maggiore di comuni e province. Anche perché la firma della ‘Carta di Matera’ non è un semplice atto formale da parte delle amministrazioni locali: da parte loro c’è un preciso impegno a garantire all’agricoltura i sostegni e gli strumenti necessari per crescere, in modo da assicurare uno sviluppo equilibrato e compatibile dei territori”.
Il comizio conclusivo è stato l’occasione per tirare le somme dei “quattro giorni” di Festa. La kermesse ha avuto una grandissima partecipazione di pubblico, con oltre 300mila presenze da giovedì a domenica. Tantissimi i curiosi che hanno visto, toccato e assaggiato i prodotti tipici provenienti da tutta la penisola. “Chi è venuto a trovarci ai Giardini Reali di Torino -ha commentato Politi- non ha avuto l’impressione di un settore immobile, anzi ha potuto rendersi conto di quanto è vitale la nostra agricoltura”.
Insieme al presidente della Cia di Torino Lodovico Actis Perinetto e al presidente della Cia Piemonte Roberto Ercole, Politi ha quindi annunciato il nome della regione che ospiterà la prossima Festa nazionale dell’agricoltura: il “testimone” passa all’Abruzzo, che accoglierà la VII edizione della kermesse nel 2013, rispettando la cadenza biennale della manifestazione. La formula, però, rimane la stessa: un “melting pot” di workshop e degustazioni, conferenze e spettacoli; un viaggio nei sapori e nei saperi della migliore tradizione agroalimentare ‘made in Italy’.
Grande la soddisfazione espressa anche dal Presidente della Cia Basilicata Donato Distefano per i risultati ottenuti durante la “quatto giorni” torinese. Gli stand delle aziende lucane sono stati letteralmente presi d’assalto. Il territorio e l’agricoltura lucana hanno ottenuto un grosso consenso da parte del pubblico presente.