Grande folla, all’inaugurazione del Museo Diocesano avvenuta il 6 luglio scorso a Melfi. L’apertura è avvenuta al termine di una giornata che ha visto ospite d’onore il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Nella mattinata il cardinale ha presieduto alla celebrazione eucaristica nel duomo della città federiciana; nel pomeriggio, nel Salone degli Stemmi del palazzo vescovile ha incontrato i giovani della diocesi e presenziato alla cerimonia istituzionale d’inaugurazione insieme al Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa monsignor Gianfranco Todisco e alle autorità civili. È seguito, nella basilica cattedrale, il concerto del “Mysticum Concentus”, corale melfitana diretta dal maestro don Vito Giannini che ha eseguito, accompagnato dall’orchestra, il “Te Deum” di Marc-Antoine Charpentier.
Il Museo Diocesano, visitabile solo sporadicamente negli ultimi anni e ora aperto al pubblico, sarà ulteriore attrazione turistica e religiosa per la città federiciana. Al suo interno, opere di grande pregio che abbracciano l’arco dei secoli XV-XIX: rappresentato soprattutto il tardo Barocco napoletano, traccia indelebile del vescovo Antonio Spinelli (1696-1724) che diede grande lustro alla diocesi. Alcuni dei dipinti esposti provengono da chiese di Melfi e vi sono stati traslati per una migliore conservazione: in particolare spiccano le tele di Cristiano Danona e Andrea Miglionico. Nelle sale, alcune delle quali riccamente affrescate, sono esposti anche paramenti, arredi sacri, reliquiari, ostensori e una ricca collezione di argenti.